NOTE DELLA REDAZIONE. Qualunquismo e programmazione Progran1mazione e politica di piano sono un discorso amaro, ammonisce l'editoriale di « Mondo Econon1ico » del 22 novembre. Bisogna approntare il 2° piano quinquennale di sviluppo, e mentre « fatica a con1piere il suo iter la legge sulle procedure » il governo deve ricorrere in fretta ad una legge stralcio; si aggiunga poi che perdura la crisi della Segreteria della Progra,nmazione e che « un velo d'oblio è calato sul Progetto 80 ». Malgrado ciò, le fort~ democratiche stentano ad intraprendere ttn discorso nuovo e serio sul futuro della politica di piano in Italia. È il caso di una nota dedicata al Progetto 80, apparsa sul mensile veneziano! dei cattolici di sinistra, « Questitalia », in cui il velo d'oblio di cui si diceva viene impietosan1ente sollevato. Il Progetto 80 è un documento complesso che affronta u1ia molteplicità di argomenti ed è quindi logico che per la sua natura (tra l'altro, di prospettiva di lungo periodo) possa essere, qua e là, più o meno felice. È anche vero che non lo si può entusiastica,nente accettare in blocco o aprioristica1nente respingere (ed infatti siamo, ad esempio, d'accordo con Pasquale Saraceno quando scrive che i « meridio11alisti non possono .accettare la costruzione accolta dal Progetto 80, secondo la quale condizione pregiudiziale perché aumenti l'occupazione è che il reddito aumenti ad un saggio superiore al 5%; differenze di qualche punto nel saggio di aumento del reddito non posso110 incJ,urrea rinunciare all'obiettivo del pieno impiego in un Paese che già oggi, senza attendere gli anni '70, ha manifestazioni di ricchezza inconciliabili con estesi fenomeni di disoccupazione »; e che comunque « occorrerà ricercare le polz~tiche necessarie perché in tale situazione, aun1entino al più presto i posti di lavoro » ). · Ma è anche vero che si tratta, co,ne l'autore della nota pure riconosce, di un documento che « riveste un'importanza non trascurabile e meriterebbe una an·alisi diffusa e circostanziata ». Analisi che si ritierie tuttavia inutile poiché è « radicatissima convinzione» dell'estensore della nota, che l'attività « cosiddetta di programmazion.e » e gli istituti a questa preposti sono improntati a tale « fatuità e velleitarismo », che l'unica cosa da fare è « inferire ùnpietosi giudizi ». Dunque, non un'analisi seria e costruttiva del documento, ma una serie di insultanti proposizioni liquidatorie; scorrendo il Progetto '80 ci troveremmo infatti, secondo « Questitalia », « al centro di una esplosione pirotecnica di banalità, di luoghi comuni privi di fotidamento, di tornanti idiozie ». La dimostrazione •di tali « impietosi giudizi », come era da aspettarsi, non viene data. Ci si limita soltanto .ad alcune citazioni del testo, peraltro fatte in modo scorretto, con il solito sistema. di isolare alcuni brevi perio,di o giustappo39 BibliotecaGino Bianco
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