Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

.. Giulio Picciotti diagnosi che La· Valle ·av.eva deline·ato trova una conferma: ·c'è per un·a coscienza cattolica una so,mma di sofferenze nella situazione attuale d•el nostro paese. Padre Giusep·pe D.e Rosa, nel suo commento al conve·gno di Assisi, cui ci siamo già riferiti, h·a scritto· ch1e i gio·v-ani presenti, così come i giovani al Congresso· della FU·CI dimostrano di volere « una Chiesa, in· cui la pesantezza e l'i1nmobilismo delle strutture non soffochi il dinamismo della vita e chiedono a tale scopo 1Anasemplificazione ed un contintlo rinnovamento delle ·strutture ecclesiastiche; vogliono una Chiesa povera e libera da ogni compromissione col potere, si tratti del potere politico o del potere del danaro, una Chiesa che, facendo una chiara scelta di campo, si schieri dalla parte dei poveri e degli opp·ressi; vogliono una Chiesa che dai suoi figli non esiga solo ubbidienza e silenzio, ma permetta ad essi di p·artecipare alla si1a vita, all'elaborazione delle sue decisioni e delle sue leggi, alla scelta dei suoi pastori ». Di contro « nel nostro paese, in questo periodo· post-conciliare - concludeva pad.re De Ro·sa - la situazione è piuttosto pesante e, se non proprio statica, non è però dinanzica quanto dovrebbe essere per rispondere alle esigenze della coscienza religiosa della cattolicità italiana... È in giuoco l'avvenire stesso della Clziesa italiana, perché il disagio, a lungo andare, potrebbe portare al distacco s'ilenzioso di molti cristiani dalla Chiesa ». Ma, allo·ra, se questa è la situazione della Chiesa italiana, quello che effettivamente deve fare « scandalo » è l'attenzion:e -dell'o,pinione pub·blica ,al dibattito sinodale, uno « scandalo » all'interno della Chiesa italiana. Non si può dire, ora, se questo «scandalo» sarà raccolto - mentre lo è già da alcuni ve·scovi - dal complesso dei vescovi italiani, e quindi dalla CEI. GIULIO PICCIOTTI 38 , Biblioteea·GinoBianco

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