Giulio Picciotti di maturazione delle diverse esperienze della d'io,ces:i,così da ·diventare corresponsabile delle decisioni e ·direttive che il vescovo assu- -merà » 6 • Ce n'è ,abb·astanza, sul piano dei principi e su quello operativo, per rivoluzion-are la Chiesa italiana. . Sono inn·ovazioni, qu-este del cardinale :Pellegrino, che diventeranno un fatto· più ge·n·erale o rimarranno limitate alla dio,cesi torinese e a po1che altre? E se rimarranno un fatto isolato, no1 n potranno proprio da questo isolamento, di fronte alle altre diocesi e al com•plesso dei vesco,vi della Conferenza episco,pale italiana, essere raffrenate, se non poste in obiettiva -difficoltà? L'arcivesco·vo di Ravenna, monsignor Baldassarri, dic.hiaran.dosi concuride con la richiesta di Suenen.s ,p,er l' elezion:e ,del P·ap·a dai vescovi, ha riv,endicato il valore della figura d-el vescovo e quindi della Chiesa locale, quasi nel timore ch·e le conferenze episcopali nazionali possano finire c-o,lra·ppresentare un freno· alle iniziative di rinnoViamento ,dei singoli vescovi n-elle loro diocesi. « L'argomento del Sinodo nella sua vera sostanza, se non mi inganno - ha detto in un'intervista 7 - è il rapporto tra il Papa e il collegio episcopale· nel gover1'zo della Chiesa. Il tema espresso, invece, riguarda le conf erenze episcop,ali e il loro rapportò col Papa. Francamente devo dire che allo stato attitale degli studi non trovo il nesso teologico tra conferenze episcopali (!, il Collegio. Lo stesso devo dire del Sinodo:. non trovo un vero e proprio rapporto teologico tra Sinodo e Collegio». René Laurentin, nel suo studio sui problemi -della Chiesa oggi 8 , scrive che « ciò che esiste è in effetti la Chiesa locale », ma aggiunge che è difficile -dire quale sia la sua unità fondamentale: se· l'assemblea ,eu~aristica, la p-arro,cchia, la diocesi (e sembra favore·vole a quest'ultima risposta, che è quella, del resto, sulla quale c'è più v•asta ·co·ncordanza all'interno del mondo cattolico), perché « non vi può essere una risposta convincente finché c'è scad'imento della esi-,. stenza comunitaria ». C1 0,munqu.e, rileva che, tra tutte le scelte, la scelta del livello d_elle Cl1iese nazionali significherebbe dare « un alibi nazionale senza dubbio· di minor valore, per l'esistenza reale della Chiesa, .di un alibi romano ». Queste e po-chissime ·altre (quella del vescovo di Ivrea Bettazzi,- ch-e fu ausiliare a Bologna ai tempi di Lercaro, del vescovo di C-amerino monsignor Frattegiani, -di Livorno monsignor Guano e - di 6_ Riportata su.11'« Avvenire» del 20 novembre 1969. 7 Mons. Baldassarri, intervista su « Il Regno - Documentazione», 15 settembre 1969. 8 RENÉ LAURENTIN: Crisi della Chiesa e secondo Sinodo, Morcelliana, 1969. 34 Biblioteca Gino Bianco
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