Giulio Picciotti ampio e profondo possibile. I protagonisti di quel movimento sarebbero poi finiti nell'isolamento civile ·fissato d-al Con,cordato p.er i sacerdoti condannati dalla Chiesa. Sessant'anni più tardi, i mo1dernisti avrebbero forse trovato un loro po·sto n~lla Chiesa di oggi, ma può anche darsi che avrebbero avuto un destino ugualmente singolare. Eredi di un filone· .di spiritualismo .cattolico individualista di respiro europeo, si sarebbero trovati vicini, p·robabilmente, solo ad un integrismo moralistico del tutto indigeno, e comunque inadeguato\ di fro,nte alla nuova tematica comunitaria· uscita dal Vaticano II). Altri esempi più recenti di tentativi, se non di elaborazione a livello di Chiesa lo,cale, di riflessione con particolare s·ensibilità sociale su realtà di base (interpretate magari come esemplari di una condizione più generale del paese), non sono mancate, ma hanno avuto un destino di in.comprensione non diverso, anche se meno cruento, di quello toccato ai modernisti. Sono i « casi » pastorali di cui si p,arla molto anche all'estero, mentre si parla pochissimo dei teologi italiani, i quali avrebb.e·ro influito· con apporti consistenti all'elaborazione del Concilio. Sono i « casi » •di Don Mazzolari, di padre Bevilacqua, di Don Milani, oggi tutti scomparsi, e sono questi « casi », isolati, gli unici che si offrano come elementi di identificazione qu.ando si voglia, dall'esterno, cercare di dare una fisionomia . in divenire a,d una rinnovata Chiesa italiana. No,n possono evidentem•ente bastare, questi « casi », ad un disegno compiuto. Dove passa, allora, si 1chiede, la linea concreta, effettiva, attuale di rinnovamento della Chi1esa italiana? È l'interrogativo c.he si è posto alla fine di ago·sto un convegno ,della « P'ro Civita te Christiana » ,ad Assisi; conve·gno nel quale i cardinali Lercaro e Pellegrino, Raniero La Valle, don Girardi prima del suo « esilio » parigino, e altri, « con una singolare convergenza hanno contribuito a delineare un concetto di Chiesa, che forse non è molto familiare ai cattolici - ed anche ai sacerdoti - del nostro paese, pur essendo profondamente radicato nella Scrittura e nella Tradizione più autentica della Chiesa e pur essendo fatto proprio dal Concilio Vaticano II» 2 • (Che fosse m.ateria contrastata, lo ha dimostriato una dura stroncatura del convegno fatta dall'« Osservatore Romano » ). · La Chiesa, a,reva detto in quell'oocasione il oardinale Pellegrino, è « una co1nunità in ascolto » .della parola di Dio. « È proprio per aver. trascurato la sua condizione di Chiesa pellegrina, in cammino verso il Regno - avev,a ,affermat 1 0 La V·alle - che essa si è definita 2 DE RosA su « La Civiltà Cattolica», 20 settembre '69. 30 - Biblioteca Gino Bianco
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