Giulio Picciotti Paolo VI, è passata di comp•etenza della CEI. Q11e·sto è un_ precedente che potrebbe essere indicativo per la modifica in senso « autonomistico » della no,mina del •presidente della stessa CEI). Non si tratta di un problema purame11te giuridico di auto,no-mia, ma di un valore religioso, che investe cioè il libero apporto· delle Chiese looali italiane e della Chiesa italiana nel suo complesso, alla Chiesa universale. Se si gL1arda al ,dibattito aperto, diremmo ufficialmente, dal Vaticano II, e che è venuto ·approfondendo, nel co,rso degli ultimi dieci anni, temi -e analisi di un rinnovamento profondo- della Chiesa, si misura in concreto la distanza che separa le Chiese locali italiane dalle altre Chiese locali, la ,conferenza e·piscopale italiana dalle conferenze episcopali degli altri paesi. E la misura di questa distanza è l,a libertà e la profondità ,del dibattito, la capacità di individuare e avanzare proposte. Il dibattito ,che si è svolto al recente Sinodo ha posto i cattolici italiani di fronte al rivelarsi di un modo, per essi nuo,vo, di porsi il problema religioso, e che tuttavia non hanno potuto non riconoscere attuale. Una p.arte del mondo cattolico è venuta affermando una corresponsabilità più diretta n-ella Chiesa ed una concreta volontà di partecipazione alla sua vita e alla determinazione delle vie attraverso cui questa si manifesta nel temporale. È una afferma- - zione, più che una richiesta, che parte .da una accresciuta coscienza del valore di ciascuno in quanto oggetto della grazia e quindi soggetto dell'esperienza ecclesiale nella quale vive. È una affermazione che è stata •espressa ,anche all'interno di altre confessioni cristiane, anche se i problemi sono visti da angolazioni diverse, in relazio,ne alle diversità storiche e strutturali delle Chiese. Quando si guardi alla affermazione del diritto ad una partecipazione più -effettiva e più i11tera che si viene manifestan,do nella sfera politica (in tutti gli Stati nei quali è il prevalere delle economie delle grandi dimensioni, quale tappa di una avanzata fase dello sviluppo indt1striale) si può vedere come le aree geografiche e socioeconomiche dei due fenomeni coincidono, così da poter formulare una ipotesi più generale che riguarda tutto l'uomo, quello religioso e quello politico, legata allo sviluppo della sua co·scienza. (Ma allora, se questo è vero, occo·rre dire anche che la civiltà industriale avanzata, con tutto il suo fenomeno c·o1 nsumistico, .diversamente ,da quanto sostenuto da ce·rti indirizzi ed anche da certe organizzazioni cattoliche - ACLI ad esempio - nel nostro p·aese, pro·- voca, magari reattivam-ente, un accrescimento della cqscienza, anche 28 , Biblioteca Gin0 Bianco
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