Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

Antonio Duva p·residenz 1a Segni mette in moto un meccanismo destinato a. pesa.re profondamente sulle sorti deliLa corrente. Questo· avv,enimento - per i riflessi 1che ebbe nei rappo·rti fra la o,c ,ed i suoi alleati - limitò di molto i vantaggi ,che i ,doroitei av-reb,bero potuto ,conseguire dall'asisetto1 dato 1alla D1C co·n il Congresso ,di Roma. La ,oontrapp 1 osizione di Moro, inglo·bato n.ella maggiora,nza e co,ndizionato nella gestion·e del go·verno, a Fanfani (la cui co1 rrente poteva ormai contare solo, sul 20% del •partito) sembrava assicurarie ·ampie prospettive di manovra p·er "l'esercizio di un p,otere -destin.ato ad accresc 1 ersi anche attraverso la g.rad.uale ·assimilazione ,di tutta la destra .democristiana d·a Gava ad Andreo 1tti. T'utto ciò, invece, è rimesso in discussione dai problemi di e·quilib·rio .con.nessi all'elezio·ne 1del Presidente ·della Repubblica. Non è qui p·ossibile ricordare in ·dettaglio· questa vicenda che, d'altronde, su « No·rd e Sud » fu analizzata assai lucidam.ente· da Adolfo Battaglia. È in,,ece il caso di osservare che pro·prio• in qu-ella circostanza si mise in luce un dato essenziale del doroteismo: la sua in1cap1acità ·ad operare politicamente, all'interno· come all'esterno del partito, tutte le volte ,che entrano in gio,oo,,elementi d.iversi dai rapp,orti di potere. Inoltre la sconfitta -della candidatu,ra dell'o,n. L:eo·ne ed i modi con cui ad ·essa si contrapp·o·se l'on .. Fanfani, rivelarono •- al di là della .dim,ensio,ne p·si,co1ogic·ae· p•ersonale del cointrasto· - la . sostanziale affinità di disegno storico-ideologico fra Fanfani e i dorotei, che consiste, co·me osservò Battaglia, « p,er l'uno e per gli altri, in definitiva, n:el prim,ato del p-artito cattolico, nell'egemonizzazion·e e strumentalizzaz~one degli alleati, nella tendenza integralistica alla coincidenza finale fra partito· e ,società ». Questo disegno ,con l'elezio·ne di Saragat ·alla Pre·sidenza della Repubblica conosce una dt1ra sconfitta, nei confronti di qu.ella co·ncezione più libera e più moderna del rapporto· fra laici e cattolici nella vita italiana che è propria dei partiti della sinistra democratica, e che, in quegli anni, ave,,a all'interno della DC nell'on. Mo·ro il più -convinto e autoirevole sostenitore. Per di più l'elezione dell',on. Saragat esercita una spinta decisiva sul processo -di unificazione socialista .e mette perciò la leadership -dorotea d'avanti all'e.sigenza di ripensare alla collocazione stra-· te·gica -della D1C di fronte ad un ·evento1 che sembrava in grado •di arrestare l'involuzione del nostro sistema politico verso la realizzazione dell~ 1sch-ema caro ai dorotei: « Tutto il potere ,alla D·C, tutta l'opposizio1ne al PCI ». È questo un co·mpito di fronte al quale la classe qirigente demo10 Biblioteca Gin·o Bianco

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