Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

Antonio Duva . zione ai pro,blemi po.sti dall'esaurimento· dell',esperienza cen.trista, attraverso la costituzio,ne -del ·governq bioo1 lore· con i socialdemo-- cratici, si rivelò ben presto v,elleitario, riusoendo so.Io· a spaventare la destra senza soddisfare la sinistra. La crisi che ne nacque mise in luc·e la: complessa realtà della DC e il ruolo fondamentale ,che in essa ricoprivano quelle forze ·collo-cate fra la destra fìlolib1 e:rale e la sinistra fìl,0 1socialista: forze interessate so,prattutto all'esercizio del potere e· ,a·d una -certa visione « amministrativa » della vita pubblica, vecchi ,e nuovi notabili istintivamente portati a -co,ndizionare la linea politica p·rop-osta da altri espone·nti del p,artito piuttosto che ad elaborarne una propri 1a. Q·uesto spiega perché, do·po la temporanea allea·nza con la destra alla « D·amus Mariae », il gruppo che ·presto· sare·bbe stato definito doroteo, privo, di un.a preci,sa caratterizzazione p-o1itica, ma saldamente cem.entato dalla « fil,oso,fi·a » ,del pot 1ere, affidò la ,segrete,ria del p1 artito .all'on. Mo1 ro, ·che :del tutto· ,doroteo· no1 n poteva dirsi, e non gli vietò di sviluppare un cauto e paziente disegno p·er giungere, nell'arco di quasi quattro an,ni, all'inco,ntro, •C01 n i socialisti e alla costituzione del primo governo 1 organico, di centrosinistra. L'·o•n.Mo·ro, in quegli anni, andò precisando la sua visione della politica del centro-sinistra come politica -che, in un certo senso, assorbe .e supera le ragioni -proprie d_ei partiti che lo compo,ngo·no e quindi anche cl-ellastessa Democriazia cristiana, della quale __, pro-· p1rio in questo quadrio - è esaltata la auto 1 nomia ideale e pro- • grammatica e la vocazion-e « ,democratica, po,polare, antifascista ». L'incisìvità di questa visione si può misurare dai profondi riflessi che essa ebbe sui gruppi esterni -e addirittura ostili alla corre·nte doro,tea, come la sinistra di B1ase, 1 che fu cost'retta ad ope,rare un'attenta revisio,ne della propria tematica portando un nuovo interesse ai pro·blemi della libe·rtà e dello Stato. E, in ge11erale, si può dire che ben più ·efficace p,e·r il rinnovamento della Democrazia cristiana risultò il triennio, 19·61-63, -caratterizzato, dallo svo.Jgime:nto1 dei -convegni ideologici di San Pellegri110, che non il prece·dente pe1riodo di dinamismo orgai1izzativo della Segreteria Fanfani. ,Ma qu·esto. stesso- triennio fu, per singolare ,contrasto, quello del crescente co,nso1idamento· del potere doroteo: nel partito e nello · Stato,. La ,co·rrente ch,e al Congresso di Firenze (otto-b1 re 1959) rappresentava soio. poco, più di un terzo· degli iscritti, poteva co•ntare ormai su u1na maggioranza quasi ·a·ssoluta. La p•rospettiva, poi, d-ell'alleanza fra cattolici e socialisti aveva indotto i •do1 ro,tei 1 ad eleggere l'on_. Segni, il loro lead'er effettivo, alla 8 Bib ioteca Gino Bianco·

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