Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

.. Mezzogiorno e fughe in avanti ,I mezzi non certo cospicui a sua disposizione potevano essere impiegati diversamente o meglio. Interessa qui solamente sottolineare che ridurre questo Ente ad « Agenzia » per le grandi infrastrutture significherebbe privarsi di uno strumento che - in presenza di un'Amministrazione che agisce per rigide competenze settoriali e che è incapace di spendere ciò di cui dispone - può svolgere, nel quadro di una direzione politica consapevole ed efficiente, un ruolo· di importanza assai rilevante. D'altronde va anche tenuto presente - e la cosa sembrerà strana dato che tutta Italia ne parla da tempo e che il « Progetto 80 » vi dedica un intero paragrafo - che nessuno sa bene che cosa sia una. « Agenzia». Nessuno sa, in particolare, se essa sarà inserita o meno in t1n apparato ministeriale; se avrà autonomia amministrativa o soltanto contabile; se avrà personalità giuridica o no; chi, politicamente, risponderà del suo operato e così via. In sostanza, questo termine che ha avuto tanto fortuna, non esprime ancora un concetto che possa trovare una compiuta definizione sulla base dei principi del nostro ordinamento. Come si può pensare, quindi, di ridurre la Cassa ad Agenzia sino quando non sapremo bene cosa è un'Agenzia? Che senso ha, in qt1esta situazione, parlare di Agenzia per le grandi infrastrutture se non qt1ello di voler sottolineare che la Cassa dovrebbe perdere quella che è la sua nota caratterizzante, e cioè la intersettorialità e la organicità degli interventi? Non mi sembra di dover aggiungere altro· per dimostrare che la proposta è, quanto mer10, prematura. Certo, l'ordinamento della Cassa or1:11aimostra il segno del tempo, anche perché la rigida visio11e accentratrice che ne è alla base non può più reggere di fro11te alla esistenza delle Regioni: ma il problema si pone in ter1nini diversi e le pro·poste innovative di cui oggi si parla non contribuiscono certo a risolverlo. Pochi cenni, ora, sulla questione della creazione dell'Ente di promozione e di assistenza di cui ci ha parlato ieri Micheletta e che in altre sedi è stata caldeggiata dall'on. Di Vagno. Non sono chiare le funzioni che dovrebbero, essere svolte dal nuovo Ente. Quello che sembra certo è che esso svolgerebbe attività nel settore finanziario e nel settore della promozione e dell'assistenza, e cioè in campi ove già o,perano Enti collegati alla Cassa (INSUD, IASM) ai quali verrebbe a sovrap·porsi. Sembra anche chiaro che esso dovrebbe svuotare la cassa dell.e sue competenze in campo finanziario, e che non dovrebbero essere escluse funzioni di « salvataggio » del tipo IRI prima maniera. Tutto, ciò non può non suscitare perp~essità: l'intervento pubblico già dispone 115 . Bib·liotecaGino Bianco . .

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