Argon1enti risorse verso le regior1i meridionali. L'Autore invero sembra scettico su questa possibilità, sulla base della considerazione che lo Stato deve fo,rnire servizi e infrastrutture su tutto il territorio• nazionale e poiché d'altra parte, storicamente, « l'accrescimento di popolazione e lo svil11ppo economico delle aree settentrionali ha richiesto un intervento statale per dotarle di servizi e infrastrutture sociali adeguati a tali fenomeni ». Ma è pur vero che egli stesso lamenta in altre parti del volume, come si è del resto già sottolineato, che l'attività di spesa dello Stato-, lungi dal porsi come elemento promotore e anticipato·re di nuove condizioni sociali ed economiche, si sia meramente adeguata al tardivo soddisfacimento delle esigenze di intervento così come espresse dai processi autonomamente in atto sui vari territori. Se comunque deve essere accettata l'esistenza di vincoli più o 1ne110 rigidi al trasferimento delle risorse pubbliche tra i vari territori, per uscire da tale contraddizione non rimane che puntare su di una nuova politica della spesa pubblica, fondata su di un più ampio e selezio11ato afflusso di mezzi finanziari allo Stato e su di un più rilevante allargamento della quota di reddito nazionale da destinare agli impieghi sociali. Condizioni che è compito della politica di piano definire e perseguire coere11temente, anche se l'esperie112a degli anni più recenti non ha portato elementi significativi di mutamento a questo riguardo 22 • 9. Queste sono le conclusioni cui è possibile pervenire sulla scorta del materiale statistico disponibile. Ma si è già detto come sia necessario giungere a formulare dei giudizi più precisi e circostanziati su tali questioni e come le esigenze di informazione dell'attività di programmazione richiedano anche nel settore della finanza pubblica un deciso miglioramento quantitativo e qualitiativo della condizione delle statistiche. E tutto ciò, poi diventa più urgente ed indispensabile se si guarda alla prospettiva ormai imminente della costituzione delle Regioni, le quali dovranno predisporre un'ampia serie di dati - omogenei e significativi - sulla destinazio,ne territo,riale della spesa dello Stato e delle altre amministrazioni pubbliche, sia per definire le po,ssibilità di finanziamento ,degli interventi pubblici da includere nei piani regionali, sia per controllare l'esecuzione qi questi ultimi. È quindi necessario rivedere rapidamente i metodi di rilevazione statistica dei fenomeni finanziari pubblici. E ciò anche perché, in un quadro di auspicabile incremento degli 22 Si vedano al riguardo i rilievi avanzati dalla Relazione previsionale e programmatica •JieT il 1965 (par. 18);. per il 1966 (par. 4); ,per il 1967 {par. 16); per il 1968 (par. 12);· per il 1969 (parr. 15-16). 107 Bibl"otecaGino Bianco
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