Argo111enti bientali favorevoli allo sviluppo ». Solo in tale quadro, ino1tre, sarebbe possibile predisporre quelle procedure e quegli strumenti in grado di improntare a criteri di efficienza l'utilizzazione delle risorse direttamente amministrate dalla mano pubblica. 8. Altrettanto severo il giudizio che emerge dall'analisi del contributo fornito dall'attività finanziaria dello Stato allo sviluppo eco,nomico dei vari territori. In termini assoluti, il Mezzogiorno ha ricevuto meno dall'attività statale nel quindicennio che non le regioni del No1rd e del Centro: 7.174 miliardi contro, rispettivamente, 10.200 e 10.280 miliardi 19 • E per giunta con una dinamica sfavorevole: il saggio di incremento annuo dei pagamenti, pari al 9,05% sul territorio nazio11ale, è stato del 10,65% nella prima circoscrizione, del 10% nella seconda e del 7.90% nella terza 20 • Se si considerano i rapporti tra entrate e spese, si può rilevare in termini generali - e purtroppo i già accennati difetti di rilevazione e classificazione dei dati non consento,no giudizi più analitici - che mentre le regioni settentrionali e quelle centrali hanno fatto registrare sul loro territorio una crescente eccedenza delle entrate rispetto alle spese dello Stato, il Mezzogiorno ha fatto registrare una differenza positiva tra queste due grandezze, che si è più che raddoppiata nel periodo 21 • L'attività statale ha dunque determinato un trasferimento netto di risorse finanziarie, provenienti dal Nord e dal Ce11tro e dirette verso il Sud. Ma l'eventuale soddisfazione cl1e si volesse trarre da tale risultato· positivo dovrebbe essere tuttavia prontamente temperata da altre considerazioni. Anzitutto, biso·gna tener conto dell'esiguità dell'apporto alla formazione delle risorse disponibili 11el Mezzogior110. Infatti l'am1nontare del trasferimento di risorse nel Mezzogiorno attraverso le attività statali nel 1965 (per prendere l'anno più vicino) è stato pari soltanto allo 0,6% del prodotto lordo r1azionale ed al 2,4% del prodotto lordo del Mezzogiorno. 19 In termini proporzionali, il Sud ha ricevuto il 15,9% del totale delle spese statali, contro il 22,6% nel Nord ed il 22,8% ·nel Centro. Il restante 38,7% è da attribuire a Lazio, Sicilia, Sardegna (30,7%; 5,7%; 2,3%). 20 In termini di spesa pro capite, nel rperiodo 1951-65la prima circoscrizione ha avuto un aumento di 62.600 lire, la seconda di 61.000 lire e la terza di 47.300 lirl:!. 21 In particolare, il « p·relievo netto» si è quasi quintuplicato nelle regioni set~ tentrionali (passando dai 353,7 miliardi del 1951 ai 1.652,4 miliardi del 1965) e quasi quadruplicato nelle regioni centraI,i e nord-orientali (passando dai 72,5 miliardi del 1951 ai 261,1 miliardi del 1965). Nelle regioni meridionali, al contrario, l'« erogazione netta » è cresciuta dai 63,5 miliardi del 1951, ai 167,9 miliardi del 1965. 105 ·Bibli · teca Gino Bianco ..
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