Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

Alfredo Testi specie in molti ambienti responsabili rimane anco-ra scarsa 8 • Eppure l'attività di programmazione economica, ormai da alcuni anni avviata, ha sensibilmente acuito l'esigenza di disporre di dati « freschi » ed adeguatamente disaggregati, senza i quali 1~ indicazio-ni e gli elementi previsionali che essa fornisce rimangono tropp generali e troppo poco attend~.bili. A questo riguardo, invero, la Relazione previsionale e programmatica dello s~orso anno ricono 1 sceva (par. 4) che « •.. la diffu_sione e l'utilizzazione dei moderni metodi di analisi economica e di razionalizzazione dei criteri di decisione trovano sempre più frequente un ostacolo nella inadeguatezza degli indicatori statistici tradizio•nali a cogliere le rapide trasformazioni delle moderne economie e nella scarsa tempestività delle informazioni ». E soggiungeva: « Il Governo assumerà iniziative dirette al rafforzamento dei centri che istituzionalmente svolgono l'attività di rilevazione ed. elaborazione dei dati statistici nazionali ». Ma gli effetti di tali « iniziative » ( se « iniziative » vi sono state) tardano a farsi sentire. È comunque necessario· ricordare, a questo riguardo, che i nodi da sciogliere non sono soltanto di natura amministrativa, ma anche di natura politica e legislativa. La legislazione vigente (ma si tratta di due decreti legge risalenti - rispettivamente - al 1929 ed al 1938), riconoscendo in pratica all'Istituto Centrale di Statistica una posizione di monopolio nella produzione dei dati, appare ormai largamente superata dalle attuali esigenze e dalla mutata situazione politica. E d'altra parte, nell'attuale contesto, non risulta nemn1eno adeguatamente chiarita la posizione istituzionale dell'ISTAT nei confronti degli organi centrali della Programmazione. , Per quanto riguarda poi i dati resi disponibili a livello territoriale, essi (nonostante qualche progresso registrato negli ultimi anni con la pubblicazione dei « Conti economici territoriali », riguardanti le quattro grandi circoscrizioni) rimangono ancora eccessivamente aggregati e comunque largamente insufficienti rispetto alle esigenze di informazione per il coordinamento dell'intervento pubblico, e di questo con quello privato, a lìvello regionale. .Se si vorranno predisporre degli scl1emi previsional 1 i ed o,perativi sufficie_ntemente attendibili a quel li- . vello, sarà necessario disporre rapidamente di serie storiche sufficientemente ampie (15-20 anni) dei valori relativi, ad esempio, al valore ags Sui problemi esistenti in questo campo nel nostro paese, potranno essere utilme)).te consultati gli atti cli due incontri: il « Convegno sulla utilizzazione degli elaborati elettronici nella p1 rogrammazione regionale», promosso dal C.N.U.C.E. e svoltosi a Pisa il 26-27 ottobre 1967; e la « Tavola rotonda sull'impiego della contabilità nell'elaborazione dei piani economici a livello regionale e globale», promossa dall'Istituto per la Contabilità Nazionale e svoltasi a Roma il 18-19 ottobre 1968. 96 Biblioteca Gino· Bianco

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