Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Gaetano Troisi tivamente un meno favorevole rapporto _di forza nei riguardi del massimo ente pubblico di gestione. Può anche darsi che con questa operazione l'IRI abbia voluto muovere il primo passo verso una vasta pr~vatizzazio-ne del settore bancario, posto sotto suo diretto controllo; e ciò nel quadro di una probabile razionalizzazione delle partecipazioni statali. Ma anche sotto questo profilo sarebbe stato auspicabile che l'IRI ponesse 1nano ad una ristrutturazio,ne del settore, facendo confluire le bancl1e di interesse nazionale (con l'aggiunta eventuale ,del Banco di Santo Spirito) in u11a sola grande azienda, nel quadro di un riassetto generale del sistema. In tal modo, ai benefici propri della concentrazione delle imprese (riduzione dei costi, miglioramento dei servizi, ecc.), si sarebbe aggiunto quello non secondario di poter sanzionare, in una nuova struttura org·anizzativa, la presenza permanente e condizionante del pubblico potere. Tanto più che queste banche, non riuscendo a sottrarsi alla grande guerra dei tassi di interesse che da tempo dilacera l'intero sistema 1 bancario, sono spesso in conflitto tra loro, pur appartenendo ad una matrice comune. GAETANO TROISI · 76 BibliotecaGino Bianco I /

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==