Gaetano Troisi piano degli istituti di credito di diritto pubblico, con i quali hanno in con1une, fra l'altro, la funzione di « grande banca » 5 , e sono sotto- . poste allo speciale controllo concomitante da parte dell'Organo di Vigilanza (presenza del delegato alle riunioni de~ consigli di amministrazione). La differenza so-stanziale tra questi due tipi di aziende do,vrebbe ricercarsi, semmai, nella forma di costituzione piuttosto che sul piano operativo: fondazioni (per lo più) gli istituti di credito di diritto pubblico, società per azioni le banche di interesse nazionale. D'altro canto, una certa differenziazione si ritrova anche sotto il pro.filo quantitativo delle operazioni inerenti l'attività svolta: mentre entrambi i tipi di imprese svolgono tutti i servizi bancari, ivi compresi i servizi di ricevitoria provinciale, di esattoria comunale e dei magazzini generali, soltanto gli istituti di credito di diritto pubblico· sono autorizzati ad effettuare finanziamenti a medio e a lungo termine attraverso le sezioni autonome. Comunque sia, ciò che interessa ai fini del nostro tema è la ricerca intorno alla presenza del controllo pubblico nelle banche « irizzate » ed al suo modo di esercizio. Intanto, un fermo punto di partenza è dato dalla co·nsiderazione che lo Stato, quale proprietario quasi assoluto del pacchetto azionario (sempre per il tramite dell'IRI), viene pressoché ad identificarsi con l'assemblea degli azionisti, competenté ad approvare i bilanci ed a· nominare gli organi sociali. Quindi lo Stato è in grado ·di imprimere all'amministrazione aziendale anche un determinato indirizzo, che non può discostarsi, o,vviamente, da quello più generale espresso dalla politica economica nazionale. Se ne deduce che il punto di collegamento tra banche irizzate e potere pubblico si dovrebbe realizzare nel momento della scelta e della nomina degli amministratori. Se tale co,llegame11to non dovesse verificarsi, queste aziende sarebbero esposte al rischio di essere gestite in funzione degli interessi rappresentati da coloro che ne assumono ·1a direzione. Co·nseguentemente, la responsabilità in eligendo dovrebbe ricadere per intero sul potere esecutivo. Questo in linea di principio. Ma esaminiamo· qual è la realtà concreta entro cui si muovono le banche irizzate. Un primo dato estrem~mente indicativo ci è_ fornito dalla co·mposi-. zione qualitativa dei Consigli di amministrazione e dei collegi sindacali, ove ricorrono con una certa frequenza i nomi di grossi personaggi, notoriamente legati a società finanziarie e di assicurazione, nonché a ben individuati settori dell'economia nazionale. 5 In tal senso cfr. · G. LANZARONE, Il sistema bancario italiano, Einaudi, 1948, pag. 325. 72 BibliotecaGino Bianco
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