Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Argomenti del totale dei depositi del sistema bancario) 3 • A queste aziende occorre aggiungere, ovviamente per il settore propriamente bancario, il Banco di Santo Spirito, di dimensioni certamente più ridotte, ma dotato di una solida organizzazione su base interregionale. Fanno invece parte degli istituti speciali di credito: il già menzionato Credito fondiario, specializzato nelle operazioni di finanziamento a medio e a lungo termine nel settore dell'edilizia residenziale, con annessa Sezione Autonoma Opere -Pubbliche; e la Mediobanca-Banca di Credito Finanziario, autorizzata all'esercizio del credito a medio tèrmine, creata in Milano nel 1946 per iniziativa delle banche di interesse nazionale, le quali curano anche, per oltre il 90%, la raccolta di depo,siti per conto della stessa Mediobanca. Fino a qualche tempo fa l'IRI ha avuto in tale complesso di banche maggioranze quasi totalitarie 4 , con possibilità di controllo diretto, senza passare per il tramite di una società finanziaria. Oggi tali partecipazioni si sono modificate per effetto della quotazione in borsa dei titoli azionari delle banche di interesse nazionale e della co-nseguente privatizzazione di parte del relativo capitale sociale. Questa operazione potrà forse modificare anche le partecipazioni nella Mediobanca o in altri istituti di credito; se così fosse, diminuirebbe in proporzione il tesoro dello Stato al quale tutte quelle aziende indirettamente appa,rtengono. Secondo l'attuale ordinamento, le banche di interesse nazionale sono da considerarsi alla stregua di società commerciali, disciplinate dal codice civile. T'uttavia, se si tiene conto della loro importanza, organizzazione e funzione, si converrà che qt1esto singolare tipo di aziende ·non è propriamente assimilabile alle comuni società per azioni operanti nel settore bancario. lÈ più agevole invece metterle sullo stesso 3 Presso le banche di interesse nazionale i depositi a risparmio e i conti correnti in lire della clientela sono passati, al 31 dicembre 1968, da 4.707 a 5.345 miliardi di lire con aumento nell'anno del 13,5%, ,pari a quello del sistema. Le tre banche hanno registrato utili netti per 10,2 miliardi di cui 2,1 mii. sono stati assegnati alle riserve ufficiali e 8,1 mii. agli azionisti. Le remunerazione del capitale sociale è stata effettuata nella misura dell'8,50% come segue: - Banca Commerciale Italiana, per ogni azione (complessivamente 8.000.000, dal valore nominale di lire 5.000) è stato distribuito un dividendo di lire 425; _. Banco di Roma, per ogni azione (in tutto 5.000.000, dal valore nominale di lire 5.000) un. dividendo di lire 425; - Credito Italiano, per ogni azione (in tutto 60.000.000, dal valore nominale di lire 500) un dividendo di lire 42,50 (Fonte: dati IRI, esercizio 1968). 4 Al 31 dicembre 1968 i complessi bancari e finanziari facenti capo all'IRI erano i seguenti: Banca c·ommerciale Italiana 95,46%; Banco di Roma 96,0691>;Banco di Santo Spirito 99,96%; Credito Fondiario 99,7%; Credito Italiano 81,43%; I.S.A.P. - Istituto per lo sviluppo delle attività produttive 65,56%; Mediobanca 51,6%; S.M.E. - Società Meridionale Finanziaria 41,58%; S.P.A. - Società di Partecipazioni azionarie 99,90%. 71 ·Bib-ioteca Gino Bianco

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