Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Giornale a più voci pubblica opinione quell'interrogazione ohe da tanti anni travaglia il movim1ento operaio italiano: « qu·aile PCI?». Con questo, titolo, lucido e stim·olante con1e pochi, l'editore Longanesi ha pub,blicato, in settembre, l'inchiesta ct1e Enzo Bettiza, uno dei più noti e dei più acuti commentatori delle vicende del mondo comunista, aveva condotto sulle colonne del « Corriere d,ella Sera» dal novembre 1968 alla metà del febbraio 1969. Nei suoi articoli Bettiza si p·refiggeva di scattare una istantanea, il più mossa possibile, del Partito comunista italiano, che anche l'ultimo Comitato Centrale ha confermato trovarsi oggi di fronte ad tmo dei momenti più critici e perciò piì1 a,ppassionanti della sua q11as.i cinquantennale vicenda storica: il momento dello scontro, se non addirittura dello scisma, con Mer sca; del ·disseniso dalla politica di pressione del PoLitbu,ro so1vietico, politica che mai, in mezzo secolo di fatico 1 sa co,nvivenza internazionalistica, era stata fatt-a oggetto di discussione da parte del gruppo dirigente ufficiale del PCI. Ed è propirio partendo ,da questo .dato di fatto, o,ggettivo ed incontestabile per chiunqt1e, che giova ricostruire il dramma dei comunisti italiani in tutta la sua complessità, attenti a decifrare documenti, azioni e, più spesso, silenzi di pTotagonisti che amano da se1np,re tener segreto il loro gioco: come ha cercato app1 unto di fare Bettiza in un libro vivo,, che si legge con la parteci,pazio,ne ,delle cose scritte ment·re succedono:, aperto ai grandi iinterrogativi ed -ahla ini,nterrotta :riiflessione, che penetra in un aspro mondo in mutamento, per cap,irne la struttura, gli errori e le incoerenze, le possibilità ,di sviluppo e la ancora grande capacità di presa sulle masse e sugli intellettuali. Quella che in questi giorni emerge è sop1rattutto l'immagine della profonda crisi di orientamen1to ideologico e di strategia poli•tica in cui si dibatte attualmente il Partito comunista italiano: una crisi che lo investe sia in quanto riflesso della più generale crisi dell'intero schieramento comunista intemazion-ale - che nella « normalizzazione » cecosilovacoa e nello « stato di guerra a singhiozzo » tra la Cina e la Russia segna il crollo di una 1nitica strategia internazionalistica e reclama l'imprescindibile necessità di una linea nazionale con.creta -, sia in quanto destinatario· del fatidico « c'è qualcoisa di nuovo oggi nel PCI! », con cui si combattono le lotte per le nuove maggioranze all'interno della Democrazia Cristiana e del Partito socialista e che, pur essend·o un'affermazione per tanti aspetti di significato equivoco, condiziona notevolmente quegl,i atteggiamenti di autonomia internazionale e di demoorazia interna che mai fino ad ora si erano potuti registrare con tanta rilevanza nel PCI. « È una crisi a doppio taglio. Da un lato - ha scritto Bettiza - gli attacchi del•l'E,st minacciano i dirigenti attuali del PCI, dall'altro li raffonano•,. agli occhi dei partiti e delle forze del 'dialogo', nella loro nuo,va veste 'pluralistica' e 'democratica'. Sarà da vedere fino _a che punto la rozzezza sovietica accelererà i fermenti nuovi all'interno del PCI, op,pure fino a che punto dairà soltan,to ad essi una -vernice di novità. Sarà da v·edere se il par51 .BibliotecaGino Bianco

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