Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Giornale a più voci istanze: una al Provveditorato alle Opere Pubbliche per localizzare il nuovo aeroscalo nel piano territo-riale; una al Ministero del Bilancio p-er ammettere l'opera a p-rogramma; una al Ministero dei Trasporti per promt1overe le decisioni di sua comp,etenza. Sulla base di queste istanze, il CIPE ha incluso Napoli e Reggio Calabria nel Piano dei nuovi aeroscali e ha con-siderato l'opera finanziabile per 8 miliardi. Il Ministero dei Traspo 1 rti ne ha confermato l'inserimento nel Piano nazionale degli aeroporti e ha richiesto il progetto di massima. È intervenuta infine un'intesa tra il Comune di Napo.li e la Provincia, la Camera di commercio 1 e la Finmeccanica per la costituzione di un Comitato promotore in analogia con le procedure seguite per Firenze. Sono in corso procedim·enti per la formale promozione del Comitato e per il fin·anziamento del p1 rogetto ( 17 milio11i) ». Molti passi, dunque, in fase burocratica,. ma poco o niente nella fase operativa. Ora lo sprofondan1ento del mese scorso ripropone il problema. Ma un aeroporto non si impro,vvisa. Occorro110 anni di studio; e una volta completato lo studio occorrono anni di co,struzione. È un problema con molti e delicati aspetti perché, fra l'altro, se lo studio non si basa su p1 revisioni esatte, si corre anche i.I rischio che l'aeroporto nasca morto. Lo studio, che l'Amministrazione comunale affidò all'ing. Antonio Canta per l'individuazione di una zona idonea prevede tre soluzioni alternative: t1na in località Casolla (Caivano), la seconda in località Contessa presso il Lago Patria, l'ultima a Grazzanise, che pare generalmente riconosci11ta come la sede migliore. Abbiamo già accennato ai tempi tecnici necessari per la p,ro-gettazione e la costruzione dell'aeroporto. E intanto? Intanto bisogna assolutamente evitare che i tempi poli,tici e burocratici rendano ancora più lontana la « soluzione finale ». Contempo 1 raneamente, bisognerà fare tutto quanto è obiettivamente possibile per l'interregno di Capodichino intanto che si p,rep,ara la sua _successione. L'iter non è facile né breve. Dopo la decisione del CIPE, toccl1erà al governo esprimere il suo parere e, quindi, al Parlamento appirovare. Se è possibile valutare i tempi tecnici di costn12ione, quelli burocratici e procedurali sono assolutamente imprevedibili. Comunque, una volta superati anche questi, sarà la volta degli espropri e, quindi, delle opere di bonifica idraulica dei terreni. Ci pare ce ne sia abbastanza per affermare che Napoli avrà il suo aeroporto non prima degli anni ottanta. Capo·dichino, pertanto, dovrà restare in servizio ancora per parecchio tempo. Ma già si pone il problema del dopo, un problema che ha fatto avanzare parecchie soluzioni. Molti, quando parlano del futuro Capodichino, lo fanno in termini patetici e con lo stesso tono che si userebbe verso un po.. vero vecchio che, pur avendo fatto sempre il suo dovere, si vuole comunque mandare in pensione. Non ci ·pare che un problema così serio possa essere impostato col ricordo dei « bei tempi » di Capodichino, trattato così alla stregua delle carrozzelle o di Piedigrotta. Dalla parte opposta vi sono altrettanti « senza cuore» cui fa naturalmente gola un'area così vasta, che già sognano coperta di palazzoni svettanti verso il cielo, magari in omaggio ai voli che non si fanno più. 49 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==