I cattolici fra loro lato, egregiamente qualificato e specificamente contraddistinto, tra l'altro, dalla fedele e responsabile collaborazione con la Gerarchia». E più avanti: « della Gerarchia l'A.C. si mette a disposizione, per condividerne, nella forma e nella misura di essa appropriata, le sollecitudini pas-/Joralial serviizio dell'intero Popolo di Dio » ... « Sarà compito dei Pastori distinguere le forme valide di collaborazione apostolica dei laici da quelle che non lo f assero ». Nella presentazio,ne ,del nuovo Statuto, il Presidente dell'A.C. è « consapevole dei suoi limiti», ma ha aggiunto ,che la nuova fase che ora si apre può « diventare ... punto di incontro per una gioiosa speranza nella Chiesa che faticosamente si rinnova ». Q,uesta speranza nella Chiesa che si ri171.no•va è dichiar,ata nella « Premessa » al •nuovo Statuto, che rappresenta una dichiarazione di intenzioni innovative. All'A.C. è stato attribuito il oompito di « contribuire a realizzare ... pienezza di corresponsabilità di tutti i membri del Popolo di Dio per l'attuazione del Concilio », che « ha indicato la strada di un rinn.ovamento della Chiesa». Qui l'A.C. non è « a disposizione della Gerarchia », ma « nasce e si sviltlppa come consapevole corresponsabilità nella Chiesa». E i,n un altro passo»: « L'A.C. è un'associazione di laici che liberamente si riuniscono per fini formativi, di studio e di azione pastorale; essa deve fermentare e servire la comunità ecclesiale accanto alle altre forme associate e a tutte le forze vive della co1nunità; con esse --- insieme al clero e ai religiosi - deve offrire al V escavo la propria attiva collaborazione per promitovere la costituzione e il buon funzionamento dei Consigli pastorali » ... « In questa prospettiva si pone quella collaborazione con la Gerarchia che p!-tre caratterizza l'A.C. ». · Sono importanti queste dichiarazioni di volontà, anche se non trovano immediata rispondenza nella parte normativa del nuovo Statuto. Qui, infatti, se all'art. 1 si parla di « collaborazione con la Gerarchia per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa » all'a.rt. 5 si ·dichiara che l'A.C. « accoglie con aperta disponibilità la guida» ,della gerarchia. E mentre all'art. 13 « l'adesione all'A.C. attribi~isce al so,cio il diritto di partecipare direttamente al livello &i base e attraverso rappresentanze agli altri livelli, alla determinazione delle scelte fondamentali dell'associazione», all'art. 16 si precisa ch,e « i Presidenti sono nominati ai vari livelli dal['Autorità ecclesiastica competente, su proposta dei rispettivi Consigli »; in tal modo i Presidenti p,arrocchiali e ,diocesani co•ntinueranno a,d essere nominati dai Vescovi, mentre quello nazionale sarà nomin-ato 41 Biblioteca Gino Bianco ..
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