Giulio Picciotti rappr,esentava questo, si chiedev·ano• i giovani, 11nmodo di guardare indietro, cioè •di dar pii.1 valore a quanti erano rimasti nell'associazione, e che di anno in anno erano di,,enuti sempre meno, piuttosto che guardare avanti, nello spirito nuo·vo· d:el Cor1cilio, al rinascere dell'interesse religio-so, evidente nel fiorire di t1anti gruppi spo·ntanei? Inoltre, il questionario inviato ·a tutti i dirige·nti diluiva i p·unti centrali d.el dibattito, in un numero molto maggio·re di temi, ciascuno dei quali articolati in numero-si q11esiti (ne riportiamo uno come caso limite: è il quesito f della parte B: « È opportuno che il contributo finanziario dei soci sia c11mulativo dell'abbonamento alla stam·pa? Oppure ...? » ). S-e questo moido di p·rocedere dis11erd-eva il significato centrale innovativo del nt1o·vo testo statutario, accres,ceva 11ello stesso tempo il potere di manovrabilità cl-egli 01 rgani centrali di fronte ad un materiale tanto vasto ,di risposte, che non dovevano limitarsi ad un sì o un no, ma per la formulazione stessa delle do,mande finivano con l'essere variamente articolate. Una conferma della assurda macchinosità del questionario si è avuta nelle riunioni di Giunta e della Co,mmissione preparatoria, 11elle quali il dibattito, come era da prevedersi, si è i11,centrato su tre temi centrali: natura e fini; autonomia e democraticità; struttur~. La ·consultazio,n.e ha fatto, emergere, comunq11e, alcuni dati indicativi. In primo luogo l'assenteismo: hanno risposto solo due terzi (il 65% circa, pari al 76% circa de.gli iscritti) delle Giunte dio:cesane. Altra indicazio·ne, sugli orientamenti delle Giunte, p11ò ricavarsi dall',esiame delle risposte al quesito st1i criteri per assicurare de1no·craticità alla gestione dell'Associazione: il 53,5% de-Ile Giunte ·che hanno rispo-sto si è pronunciato per 11na « partecipazione » dei so·ci limitata alle fasi della discussione e della proposta dei pro,grammi, senza votazione e senza elezio·ni; il 14,8 % delle Gi1mte si è pronunciato in favore dell'elaborazio·ne e{d ancl1e dell'approvazio1ne d.ei p-ro.gran1mi; l'uno per ce11to circa ha eluso la in esame la bozza di nuovo Statuto da inviare a tutte le diocesi e ai centri nazionali. Novembre-Dicembre 1968 (Ap,rile-Maggio 1969): Presentazione, da parte delle Giunte Diocesane e dei Centri nazionali, di eventuali proposte di emendamento (entro i] 30 dicembre). Convegno di sn1dio con rappresentanze centrali e periferiche. Gennaio. Febbraio 1969 (Giugno 1969): Studio, da parte del Consiglio di Presidenza e della Commissione :preparatoria, degli emendamenti proposti e stesura della seconda bozza dello Statuto. Marzo 1969 (Giugno-Luglio 1969): Ap,provazione da p·arte della Giunta Centrale delle p,roposte definitive per il nuovo Statuto. Presentazione delle stesse alla Commissione Episcopale da p-arte della Giunta mediante una sua delegazione presieduta dal Presidente Generale. (Tra parentesi figurano i periodi nei quali le singole fasi ebbero effettiva attuazione). · 38 BibliotecaGi·noBianco·
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