Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Giulio Picciotti cisò il papa nel discorso citato - mentre il momento pi--esente « si dimostra per tanti versi decisivo per le sorti dei valori superiori della vita, sia quelli che ne riguardano i destini te1nporali, che quelli che riguardano la concezione totale e . ultra(errena della vita stessa ». Del resto•, l'analisi fatta in quell'o 1ccasio,ne dal papa fu non solo trionfalistica, ma anche assolutoria degli errori che a giudizio di molti catto1ici erano stai compiuti nell'operare storico dell'A.C. « Come si presenta, oggi, dopo il Concilio - disse Paolo VI - l'Azione cattolica italiana? Dovren1mo dare itno sguardo retrospettivo alla sua storia, che tocca orraai il ce11tenario. Sotto questo aspetto noi dobbiamo nuovamente riconoscere ch'essa si presenta piena di opere e di nieriti. Ci piace vedere che fi11almente coloro che descrivono la storia italiana da un secolo a questa parte devono avvertire l'esistenza e l'efficienza di cotesta corre11te p·ensante ed operante di cattolici nel cuore del popolo e nello svolgin1ento della sua via ... È tradizione da ricordare. Essa non leg·a al passato, ma dal passato trae guida e spinta per il presente e per il futuro ». Ma il papa andò più in la, ritenen,do di poter deli11eare un'A.C., nel suo complesso, precorritrice del Concilio: « diren10 di più a questo riguardo - aggiunse -: l'animazione spirituale, morale, sociale e civile senza posa ali,nentata da tali mo11i111enti, che adesso comprendiamo sotto il non1e generico di azione cattolica, ha davvero preparato, sotto certi aspetti, il Concilio Eci,menico, specialmente per quelle sue espressioni che il mondo co11temporaneo ha meglio apprezzato, perché più prossime ai suoi gitsti ed interessi. Non è piccolo merito ». I giovani della GIAC esprimono un giudizio storico diverso, rifiutando un'assoluzione. « Nel 1934 - hanno scritto in Applinti per un profilo storico della GIAC e della G.F. (1969) - viene nominato presidente della CIAC Litigi Gedda. Egli la gztiderà fino al 1946. I rapporti con il fascismo si fanno n1eno tesi a livello nazionale pur se permangono localme11te attriti e rivalità. Il clin1a di formale ossequio al Regime caratterizza anclie la CIAC ..· Ciò non impedisce che dopo il 1943, siano molti i giovan·i della gioventù cattolica che, parteciperanno alla guerra c·ontro i nazi-fascisti, dimostrando di saper scegliere la libertà, pronti a pagarla con la propria vita ». ·Quando poi, nel seco·ndo dopoguerra, Gedda dive11terà Vicepresidente della A.C., pur mantenendo la presidenza della GIAC, « l'impegno politico delle due orga11izzazioni giovanili GIAC e G.F., farà loro assumere un volto 'piazzaiolo ' e ' di massa ', a tutto disca34 BibliotecaGino Bianco

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