Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

/ I cattolici fra loro a diminuire le forze che ne reclamavano l'affermazione, e con essa un mutamento nella stessa vita interna •dell'organizzazione. L'eccessiva prudenza nel procedere sulla via di ,una riforma, che viene rimprov-erata da talune parti .dei giovani •all'attuale presidenza Bachelet, avrebbe portato -ad u.ritare •contro ostacoli ·che un passo più lungo avrebb:e superato. Ma è giusto questo rimprovero, oppure muove da una ipotesi di una Chiesa italia·na e -di un laicato cattolico diversi ·da quelli che effettivamente sono? S·e si pone m1 ente alla scarsa esi,genza di mutamenti -avv-ertita n-ei « rami aduliti » dell'A.C., 1come vedremo, e al « no » finale dei sei vescovi, di cui abbiamo -detto, è difficile aff.ermare se la prudenza« .eocessiiva » non sia stata invece dettata da « realismo». L'impresa di operare un adeguamento ·alle no,vità del V·aticano II poteva, infatti, ~embrare impresa disperata, da abbandonare in partenza. No,n sarebbe stato forse giusto e più oppo,rtuno, ·proprio alla luce d,el Con·cilio, -procedere allo scio·glim-ento .dell'Azio,ne Cattolica? Nel momento in cui la Chiesa non si divide più in categorie attive (sacerd 1 oti) e passivi (laici), ma tutto il « popo 1 lo -di Dio » partecip·a alla sua vita, e in essa i sacerdoti si distinguono· so,lo in ra.gio,ne del « servi~io », ch·e senso ha più una Azion1 e Cattolica, se non quello di una se·parazione in un corpo 1 che invece va t1nito., una rottura nella « -co·munione » affermata dal Con,cilio? E an·co,ra, che senso ha la creazione di strutture vertioali nazionali q.uando• le uniche realtà che valgono sono quelle legate alla « comunione» che n·asce e si esprime, nella totalità dei suoi significati, in ciascun gruppo che vive l'esperi,enza ecclesiale? E qua11.do domin,asse « la vita ,di comunion•e », a che servirebbero le garanzie giuridiche di uno Statuto? Questi interiro•gativi erano talmente diffusi nelle coscienz.e che Paolo VI dovette intervenire 1 con un discorso all'A.C. il 20 marzo 1966. « L'Azione Cattolica» oggi - disse in quell'occasione - dopo cento anni di vita, dopo tanti cambiamenti nella società odierna, dopo l'equilibrio costituzionale raggiunto dalla Chiesa in Italia, dopo ii[ Concilio, ha ançora ragione di essere? Voi sapete bene la nostra risposta: sì ... oggi più che mai ». Paolo VI ap·pog.giò il suo giu,dizio su motivi, diremmo, storici, che ricordano troppo da vicino analoghe motivazioni del periodo· geddiano (della« cro·ciata » prima, dal '46 fino al '53, e del « missionarismo » :poi, fino al '58): « così vogliono i tempi, che a torto penseremmo saturi di umore cristiano e di forze morali ... » - pre- . 33 ~.Biblioteca Gino Bianco

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