Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

L'uo1110 senza dimensioni , sta tecnosfera come la somma delle sue parti è un errore. Essa ha acquisito una sua vita propria. Creando questa tecno-sfera l'uomo è persino, riuscito a raggiungere· la Luna, ma, come nel caso di Frankenstein, egli tende a permettere che la sua creazione superi le umane capacità di previsione .e perciò ha messo a repentaglio il benessere sulla Terra e persino il suo predominio su di essa ». La ·conclusione a cui sono giunti 1-Iuxley e Nicholso•n, anche se temperata dalla affermazione dell'esistenza - accanto e contro la « te1 cnos.fera » - di una « 11oosfera », che sarebbe il regno, clelle sensazioni .e delle idee degli uomini, e con la quale l't1o·n10do•vrebbe asserire « il suo pieno ·dominio sulla tecnosfera delle sue macchine e delle sue invenzioni, prima che l'impeto cieco di quest'ulti1na lo trascini al disastro », questa conclusione, dicevamo, riaffermando l'autonomia .del « mondo delle macchine », della « pro·duzione » di oggetti e di servizi, sposta ·completamente il problema del « futuro» dai termini con cui lo· avevamo introdotto, e cio·è quello della partecipazione dell'individuo come tale, del singolo, agli avvenimenti futuri. Qui invece, come si vede, è messa addirittura in discussio·ne la partecipazione dell'uomo, non più co·me individuo soltanto, ma come generalità di uo,m,ini, come« umanità », allo stesso, suo· destino. Se questo fosse vero, la struttura ,della società dei prossimi decenni sarebbe disposta in modo da togliere all'uomo persino quell'unica dime·nsio·ne di cui parla Herbert Marcuse: e il futuro vedrebbe addirittura un uomo « senza dimensioni », partecipante come un automa ad una organizzazione ,che lo trascende in tutto e che non chiederebbe neanche il suo passivo consenso, ma lo ingloberebbe in un pro·cesso affidato a questa sorta di monstrum che è la « tecnosfera ». Se Galbraith e Briggs, infatti, parlavano di burocrazie, di apparati che avrebbero controllato e pianificato l'economia, la politica e persino lo svago, con Kahn e soprattutto con Huxley e Ni1cholso·n sembra non esistere pit1 neppure la questione delle burocrazie e .degli apparati (che beno o male sarebbero pur sempre costituiti da uomini), bensì una dimensione, una forza del tutto autonoma, la « tecnosfera » a•ppunto, co11tro la quale la volontà ----degli uo·mini sarebbe quasi, e finirà con l'esserlo· del tutto, completarr1e11te impotente. · Ci pare quindi sostanzialmente contrad,dittorio evocare o invocare una « noosfera », la quale per giunta si presenta, come dicono i due biologi, tutt'altro che « unitaria », dal momento che « l'·uomo non è solo trascinato in basso dall'aggressività, dall'egois1no e dal desiderio di potere delle sue origini animali, ma è ostacolato da 15 iblioteca Gino Bianco

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