·' , Napoli: imprevidenze e reticenze maturità etico-politica necessario per pro·vocare prima e guidare poi una reazione della coscienza civica contro i mali atavici dei napoletani e contro le manifestazioni più recenti clell'aggravamento di questi mali. (Proteste del deputato Bronzuto ). Onorevole Bronzuto, ho sempre parlato male di Napoli e dei napoletani e mi sono così differenziato dai troppi difensori di Napoli e dei napoletani che hanno imperversato sulla stampa di destra, borbonica, qualunquista, scarfo,gliesca e così via. Mi rendo perfettamente conto, tuttavia, che, data la posizione di 1njnoranza che ho sempre occupato, ho potuto usare questo franco linguaggio con maggiore libertà di quanto non abbiano potuto fare altri. Questa è dunque una nota di pessimismo che si contrappone all'altra, di ottimismo. Entrambe sono interlocutorie, come è giusto che siano in un momento come questo, che è anche il momento della resa dei conti. Ma una resa dei conti non può consistere nel cercare e trovare qualche capro espiatorio: un vice sindaco socialista ieri (e colgo l'occasione per esprimergli da questa tribuna la mia considerazione), o un sindaco democristiano domani. E colgo l'occasione per rilevare anche che a carico di questo sindaco democristiano non si sono potute dire le cose che si so·no dette a carico dei suoi predecessori. · Non si può dunque cercare e trovare un capro espiatorio e poi continuare nella catena dei misfatti edilizi e urbanistici, come se nulla fosse accaduto e nulla potesse accadere. Si tratta di uscire dal buio nel quale siamo caduti noi napoletani dal giorno in cui conferimmo ad una consorteria di armatori e di app•altatori il governo della città. Si tratta di cogliere l'occasione metropolitana che si presenta per Napoli. Non mi convince il discorso dell'onorevole Caprara sulla città terziaria e st1lla città industriale. Io 110 un altro punto di vista, che ho cercato di far valere in sede di studi. CAPRARA. Infatti, io mi riferivo proprio a lei. COMPAGNA. Sì, lo so; mi rendo conto. Ma una città è una città; i valori urbani e metropolitani sono oggi i valori terziari e quaternari, quelli cioè che richiedono un forte impiego di materia grigia. Non vogliamo fare l'industria a Piazza San Ferdinando, naturalmente. Tutto il territorio deve 117 ·_Bibr-otecaGino Bianco
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