Napoli: irnprevidenze e reticenze conferma di qt1anto era accaduto l'altro ieri e come monito per quanto potrebbe accadere domani o dopodomani, voglio credere, dicevo, che oggi nessun ministro sarebbe disposto ad assumersi la responsabilità di una reticenza che domani o dopodomani potrebbe essere pagata a prezzo di una catastrofe da una intera città che già oggi sta pagando, come dicevamo, ad un prezzo altissimo di decadenza e degradazione le azioni di chi l'ha manomessa e le omissioni di chi l'ha lasciata manomettere. Voglio perciò far credito al ministro, fargli credito di volere andare al fondo delle cose, alle radici dei mali e di voler cercare a questi · mali rin;ied-i adeguati e non blandi palliativi. Ma proprio perché faccio credito al ministro e ai suoi collaboratori di non voler cedere alle suggestioni della reticenza per quieto vivere e di avere fatto tesoro della lezione delle cose che è stata così severa per la imprevidenza recidiva delle classi dirigenti e politiche napoletane, prop 1rio perciò io credo che non possa apparire tendenziosa la mia richiesta che fin da ora il ministro cl1iarisca il dubbio che da qualche organo di stampa è stato sollevato, rivelando che non è stato stabilito ancora se i risultati della inchiesta sugli abusi e scandali edilizi saranno resi in tutto o in parte di pubblico dominio. Si impegni dunque oggi stesso il ministro a far sì che i risultati dell'inchiesta siano resi con1pletamente di pubblico dominio e che se ne discuta in questa Camera. Sulla base delle considerazioni che qui ho fatto valere io so che specialmente dai banchi di sinistra mi si potrebbe chiedere qual'è il mio atteggiamento nei confronti dell'attuale amministrazione municipale, tanto più che il mio partito ha da tempo• responsabilità dirette nell'amministrazione di centro-sinistra. Questa amministrazione è vissuta fra molte difficoltà, le quali in buona parte sono addebitabili, più ancora che alle divisio·ni interne dei socialisti, alle ambiguità di comportamento dei gruppi dominanti della Democrazia cristiana, fra i qt1ali sono penetrate più profo·ndamente le ramificazioni del !aurismo, fiorite e rifiorite, come dicevo, dopo il rinsecchimento del tronco. Ci sono quindi problemi di potatura, per così dire, che riguardano anzitutto la Democrazia cristiana, ma non soltanto la Democrazia cristiana, e non soltanto la Democrazia cristiana a livello locale. Ma questa amministrazione ha pure il merito (qui è il nostro dissenso) di avere portato avanti il progetto di piano regolatore. (Com~ menti). La mia opinio·ne, discutibile quanto volete, ma rispettabile quanto la vostra, è che questa amministrazione debba durare per fare appro113
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