Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Napoli: ùnprevidenze e reticenze zazione che deve essere applicata come terapia d'urto, in modo che l'attività edilizia non sia più la principale industria accaparratrice di risparmi e di cap·acità imprenditoriali, che, assai più vantaggiosamente per tutti, ed innanzi tutto per i disoccupati, dovrebbero essere canalizzati per la promozione di nuove attività industriali. Questo da un lato; dall'altro lato, si deve colpire la speculazione napoletana con interventi decisi dei poteri centrali, cui pure è affidata, nella carenza dei poteri locali, la salvaguardia degli interessi generali e la tutela della legge. Oggi ci sono valide ragioni per sollecitare l'intervento dei poteri centrali, e tra queste valide ragioni io non sottovaluterò il fatto che le componenti più sensibili e combattive del centro-sinistra napoletano riesco110, sì, a mettere in evidenza aspetti negativi della situazione con appropriate denunce di episodi e di processi degenerativi, ma poi non sembrano in grado di forzare il passaggio che dalla denuncia conduce agli interventi punitivi, come anche a quelli preventivi. È proprio sulla base di questa considerazione cl1e io ho chiesto - e tale richiesta l'ho avanzata prima che si verificassero quei crolli e quelle voragini, che poi hanno costituto come un'eco sinistra di acco·mpagnamento alla mia interpellanza - al ministro dei lavori pubblici di predisporre per Napoli e dintorni un'inchiesta simile a quella che l'onorevole Mancini, allorché era ministro dei lavori pubblici, aveva predisposto per la riviera ligt1re, le cui risultanze sono state consegnate a quel Ministero proprio nei giorni in cui ho forn1ulato la mia interpellanza. Per forn1ulare tale mia interpellanza, per una inchies.ta sugli abusi e gli scandali edilizi del Napoletano, ho voluto attendere, anzi, che avesse termine l'inchiesta sulla riviera ligure, perché si deve evitare che le incl1ieste si possano accavallare; in tal caso rischierebbero di neutralizzarsi. Devo dare atto al ministro dei lavori pubblici di aver preso la decisione che io st1ggerivo di prendere con la mia interpellanza; e certamente le voragini ed ,i crolli verificatisi nelle settimane scorse hanno, spinto quel Ministero a rompere gli indugi, a intervenire direttamente, ed a predisporre la sua inchiesta: anche colleghi democristiani e socialisti, del resto, davant 1 i alle voragini ed ai crolli, hanno sollecitato un'inchiesta ministeriale. Per quanto riguarda l'inchiesta che il ministro ha deciso di fare, io dovrei dunque dichiararmi soddisfatto prima a11cora di avere ascoltato la risposta formale alla mia interpellanza. E tuttavia, a proposito dell'inchiesta che dovrebbe accertare le respo.nsabilità del passato ed in pari tempo i rischi per il futuro, e quindi il modo di prevenirli, sono stati sollevati du_bbi da varie parti. Tali dubbi' riguardano, anzitutto, la sua 111 Biblioteca Gino Bianco

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