Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

Enrico Vitiello al 1965, si registra un incremento di circa 500 mi•la unità; gli iscritti con un'anzianità di partito sup·eriore ai 20 anni rapp·resentano app,ena il 22,98%, mentre quelli co1 n un'anzianità non superiore ai 7 anni costituisco,no il 54,78% 2 • Non è casuale che questo afllu·sso nelle file del partito sia contemporaneo alla « svolta », d~ cui prende inizio il pro~ cesso di emancipazione n1 azionale. Ciò significa che la politica di indip·endenza da Mo,sca, inaugurata da Gheo,rghe Gheorghiu-Dej e svilup,pata da Ceausescu, incontra il favore pop,ol1 are e che il consenso cresce nella misura in cui si accentua tale autono,mia. Il Partito ·Co•m.unista, insieme alle organizzazioni collaterali, rapp·resenta una fo1 rza numericamente considerevole e costituisce una realtà complessa, presente in tutti i settori economico1...sociali del paese. I dati relativi alla composizione del partito mostrano, infatti, che il 43% degli iscritti è costituito da operai, il 28% da contadini e il 23% •da intellettuali e funzionari. « Nell'industria metallurgica, carbonifera, petrolifera, metalmeccanica e chimica, la percentuale dei salariati iscritti al p,artiito oscilla fra il 27 e il 36%. L'esistenza ,di oltre 820 mila com.unisti nell'ambiente rurale è una prova del fatto che anche in campagna il partito ha organizzazioni potenti, capaci di assicurare l'applicazione della sua politica in agricoltura » 3 • La composizio,ne sociale del partito non riflette, però, quella ·del paese. Gli addetti all'industria e quelli 1all'agricoltura rappresentano, i:pfatti, risp·ettivamente il 20 e il 56 per cento della popolazione attiva. Il fenomeno si spiega con le maggiori resistenze, che incontra la diffusio-ne delle idee comuniste nell'ambiente rurale, generalmente co1 nservatore e tradizionalista, e col fatto che il partito, secondo il principio marxista del ruolo guida della classe operaia, si è impegnato, maggiormente nel lavoro politico fra gli operai, trascurando talvolta l'opera di propaganda e di proselitismo fra le masse contadine. Venendo, ora, alle conclusioni del congresso, bisogna rilevare che esse non hanno riservato grosse novità. La politica estera della Romania resta alil'avanguardia nel blocco comunista, ma la politica interna progredisce gradatamente e senza clamori. In questo, i dirigenti rumeni operano con estrema cautela, preoccupati di non offrire il fianco alle accuse dell'URSS, cl1e potrebbe cancellare nello spazio di poche o•re tutto quanto è stato faticosamente conquistato· negli ultimi anni. « Abbiamo abbandonato - ha detto Dumitru Popescu, giovane astro nascente del comunismo rumeno, entrato a far parte -del Con1itato Esecutivo del partito - ciò che vi era di rudimentale nella nostra rapprese.ntazione 86 2 Prenara C. C. al P.C.R. din 22-25 aprile 1968, Bucarest, Editura politica, 1968. 3 V. TROFIN, ibidem. Bibiiotecaginobianco

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