Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

... Mario Pendinelli tuite con quelle « ricche »: gli ortaggi e la fìrutta, in primo· luogo. Ma indirettamente, e per quanto la cosa p,ossa serr1brare paradossale, la riforma stimolò anche la « coscienza » imprenditoriale dei proprietari terrieri. Essa contribuì a _far comprendere, almeno alla p·arte p1iù« scaltra » della borghesia agricola, che era Jinita µn'epoca. La vecchia mentalità co1 n la quale erano state amministrate le terre entrò in crisi; si diffuse lentamente la convinzione che bisognava trasfo,rrnare le « propr.ietà » in « aziende ». E che, in fondo, era nel proprio interesse mutare i vecchi s,istemi, dato che questi no,n solo ·non reggevano più alla spinta sociale dei tempi, ma erano anche meno « redditizi » dei sistemi nuovi. Questo discorso, avviato venti anni orso-no con la riforma agraria, non è stato ancora « assorbito » dalla maggioranza dei proprietari. E, tuttavia, ha avut~ la sua parte nella trasformazione dell'agricoltura meridionale e naturalme·nte anche nella maggiore diffusio,ne delle coltivazioni « ricche ». Ma il vero boom nella produzio-ne degli ortofrutticoli si è verificato negli ultimi anni. L'attuazione, da parte della Cassa per il Mezzogiorno, di vasti « piani » per l'irrigazione di centinaia di migliaia di ettari, e gli stessi «incentivi» (costituiti dai contributi che lo ~tato ha cominciato a dare agli agricoltori, con i varii « Piani Verdi ») per scavare pozzi e costruire canali, hanno fatto sorgere, in molt,e regioni meridio 1 nali del nostro paese, alcune « oasi » nelle quali la coltivazio·ne della frutta e degli ortaggi ha sostituito i cereali o, addirittura, la pastorizia. O, comunque, è stata « associata » alle coltivazioni tradizionali. L'acqua ha fatto miracoli. Giustino Fortunato (lo l1a ricordato Francesco Comp·agna 2 ) si impegnò strenuamente per sfatare la legg-enda, durata fino agli inizi di questo secolo, secondo la quale (come scriveva Marco Minghetti) il nostro Mezzo,giorno sarebbe stato « .il più fertile p·aese d'Europa ». Ora, comunque, l'irrigazione sta facendo sco·prire nelle regioni merid,io,nali, soprattutto lungo le fasce costiere, un nuo-vo e più redditizio tipo di agrtlcoltura. Non è il caso di parlare della California, ma è già qualcosa, rispetto alla desolante sterilità che aveva la terra in passato. L'azione della « _Cassa » è stata dunque decisiva. Fino a qualche an,no fa si diceva che l'acqua non c'era. E, in effetti, di acqua nel Mezzogiorno ce n'è sempre ·stata poca. E non soltanto p1er irrogare i campi, m·a anche per bere. C'erano, invece, nel Mezzo-giorno, e ci sono ancora, una serie di Enti pubblici, che avevano il compito di studiar·e e risolvere i problemi relativi all'approvvigio,namento ridnico, sia per gli usi civili sia per quelli agricoli. In realtà questi Enti si limitavano ad « am2 FRANCESCO COMPAGNA, La questione meridionale, Garzanti, Milano 1963. 74 Bibiiotecaginobianco

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