Rosellina Balbi - Vgo Leone antisemitismo, « per no1 n aiutare il nerr1ico a fabbricare nuovi miti e nuove leggende ». Ha detto Bebel, l'amico di Engels, che l'antisemitismo è « il socialismo degli imbecilli ». Per il nuovo antisemitismo, che non ha neppure il co,raggio di proclamarsi tale, la definizione di Bebel andrebbe o·p,po-rtunamente e sos.tanzio1samente arricchita. RosELLINA BALBI Di automobile si muore « Produrre è muoversi », scrisse Stuart Mill nel secolo scorso: questa espressione assu_me oggi un significato di enorme attualità, in particolare per quanto riguarda la città. Infatti, i punti di convergenza delle vie di comunicazione e quindi i nodi della circolazione sono costituiti dalla città. Questa, co·me ha scritto Umberto Toschi, è, per definizio 1 ne, luogo di transito di intensità enormemente maggiore rispetto alla « non-città » che le è attorno. Ma la città non è solo uno spazio urbano: essa è anche uno spazio sociale ed economico, la cui continua estensio·n-e provoca una differenziazione nelle funzioni urbane. La città vera e propria tende sempre più ad essere quasi esclusivamente sede delle attività terziarie e quaternarie (nel caso delle grandi città), mentre le attività di produzione industriale, e spesso anche la funzione residenziale, diventano, in misura crescente, appannaggio della periferia. Questa realtà provoca la necessità di spostamenti, di movimenti interni, e, in particolare, il doppio tragitto quotidiano tra il luogo del lavoro e quello di residenza. Un mo1 vimento· che impegna milioni di unità in enormi migrazioni quotidiane. Queste migrazioni avvengono ad orari fissi e gettano contemporaneamente quattro volte al giorno (alla « ap~rtura » e alla « chiusura» dei posti di lavoro) centinaia di migliaia di persone nelle strade, negli autobus, nelle metropolitane e nelle macchine private, generando il cosiddetto fenomeno delle « punte». Dal canto loro le strade, compresse dalla crescente massa delle costrt1zioni, assumono sembianze di « trincee » che fanno fatica a canalizzare il flusso impetuoso dei veicoli moderni: spesso non vi riescono e ne derivano incessanti imbottigliamenti, economicamente costosi e socialmente dannosi. Oggi la rete stradale delle nostre vecchie città a tendenza « monocentrica » presenta condizio-ni addirittura antitetiche rispetto alle necessità del traffico. Il problema della congestione, specialmente nei quartieri centrali, è diventato assillante e costituisce uno dei temi di fondo per chi studia la città moderna o ha la responsabilità d·ella sua amministrazione. Per rendersi conto (ma è cosa che tocchiamo quotidianamente con mano) di quanto sia scottante il problema e quanto urgente ne sia l'avvio a soluzione, si pensi che il « progetto 80 » prevede in Italia, entro dieci anni, un 58 Bibiiotecaginobianco
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