Note della Redazione C'è da chiedersi ora se lo choc degli ultùni gravi disastri napoletani e la nomina delle commissioni d'inchiesta possano davvero segnare un'inversione di tendenza, far arretrare cioè le forze della speculazione, indurre i partiti - anche quelli democratici -, in cui esse si sono annidate o hanno trovato protezione, ad emarginarle e ad espellerle dal loro seno, e far prevalere al-fine le forze che hanno sinora condotto da posizioni di obiettiva n1inoranza (ancorché si registrassero unanimità verbali ogni qualvolta si agitava l'esigenza di una più seria politica urbanistica) la battaglia per l'uso corretto del territorio. Alla prima richiesta d'una indagine ministeriale, quella avanzata in una interpellanza al Ministero dei [,lavori Pubblici dall'on. Compagna, ne sono seguite diverse altre. L'indagine sulle licenze edilizie rilasciate nel Comune di Napoli è stata sollecitata dal Comitato, Provinciale della DC; il PSI, associandosi, ha giustamente chiesto che non solo le vice11de del comune capoluogo, ma anche quelle di altri comuni della provincia vengano prese . in esame. A qualcuno è sembrato che l'in1provvisa solerzia della DC - la quale da quasi dieci anni gestisce la maggior quota di potere locale (non solo politico-amministrativo) - nel denunciare fatti e misfatti da tempo sulla boe .. ca di tutti ì napoletani, possa ricondursi alla circostanza che negli ultimi anni la commissione edilizia cittadina è stata presieduta da socialisti. E che per la stessa ragione i socialisti avrebbero chiesto l'estensione dell'indagine agli altri comuni, in maggioranza controllati dalla DC. Insinuazioni? Anche a questo riguardo l'indagine dovrà chiarire le cose. Le inchieste disposte dal ministro Natali riguarderanno, co1nunque, anche i comuni di Sorrento, Casavatore, Portici, Pomigliano d'Arco, San Giorgio a Cremano, Arzano, Casoria, nonché - grazie ad una decisione successiva, presa dopo che esponenti politici e giornali avevano rilevato l'incongruenza dell'esclusione - le isole di Capri e Ischia. Sono, questi, i centri ove più sfrenata è stata la speculazione e dove maggiormente di tale speculazione i cittadini patiscono gli effetti in termini di mancanza di infrastrutture civili e di verde, di deturpazione del paesaggio, difficoltà di vita quotidiana o, addirittura, com'è nel caso di Napoli, in termini di pericolo per la propria incolumità e i propri beni. Indubbian1ente, nell'elenco dovrebbero figurare altri comuni: Torre del Greco, anzitutto, dove sarebbero riscontrabili altri notevoli esempi di complicità tra potere politico e potere economico; e, in genere, tutti i comuni della fascia litoranea, da Bacoli a Massalubrense. E sarebbe bene, inoltre, che a condurre l'inchiesta non fossero solo funzionari dei Ministeri dei Lavori Pubblici e degli Interni, ma anche funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione, per tutti gli aspetti connessi alle violazioni delle norme si-tlla tutela del paesaggio e dei 1nonumenti. La situazione in cui Napoli e i suoi dintorni sono venuti a trovarsi dal punto di vista u.rbanistico (con tutte le note ripercussioni di carattere economico e civile) è la più lampante dimostrazione della incapacità e mancanza di volontà politica delle classi dirigenti locali ad usare il proprio potere 52 Bibiiotecaginobianco
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