.. NOTE DELLA REDAZIONE "Il Mondo,, di Arrigo Benedetti « ... sarebbe un grande giorno quello in cui ci si potesse ritrovare ancora intorno a Mario Pannunzio, per fare insieme un, settimanale ' in1pe gnato ', per lanciare una nuova serie del 'Mondo', o per fare qualsiasi altra cosa che fosse degna delle tradizioni del 'Mondo'»: cosL co11cludevamo nel marzo del 1966 il nostro editoriale, dedicato alla pubblic 1 azione del n. 1890 del « Mondo» diretto da Mario Pannunzio, l'ultimo nurnero del settimanale grazie al quale avevamo imparato « come ci si deve comportare con dignità nella nost11a professione di giornalisti, come si deve affermare la libertà nell'esercizio di questa professione. co1ne si deve tutelare nella scelta degli argomenti e nel modo di affrontarli il decoro di un libero giornalista che non voglia essere soltanto un iscritto all'albo»; l'ultimo nun1ero del settimanale il cui orientamento etico-politico è stato il costarite punto di rif erimento per la nostra rivista, che è nata ed è cresciuta, lo scriviamo con orgoglio, con1e una filiazione del « Mondo » di Pannunzio. Quando scrivevamo l'editoriale del 1966 non ùnmaginavan10 certan1ente che due anni dopo, nel marzo del 1968, ne avrenimo dovuto scrivere un altro per dire, nelle forme più contenute dello sfogo al nostro pianto, che avevamo perduto il migliore degli .amici e doveva1no rassegnarci a non vederlo più « tornare in campo ». E tuttavia, diventava doveroso cercare il modo di « tornare in campo » con la testata alla quale Mario Pan11unzio aveva conferito tanto prestigio mo11ale, autorevolezza politica, risonanza culturale; di trovare il modo, cioè, di riprendere, con la testata del «Mondo», la battaglia del « Mondo ». Ma chi avrebbe potuto farlo? Arrigo Benedetti. Noi abbiamo pensato fin dal marzo del 1968 non solo che Arrigo Benedetti avrebbe potuto farlo, ma anche che avrebbe dovuto farlo: e ora lo ha fatto. Nella terza decade di ottobre, infatti, « Il Mondo» ricomparirà nelle edicole, diretto da Arrigo Benedetti, edito da Gianni Mazzochi, che fu già il primo e benemerito editore del « Mondo » di Pannunzio. Quando la notizia si è diffusa, che « Il Mondo » sarebbe riapparso 11elle edicole, 1nolti si sono domandati se il nuovo settimanale di Benedetti sarà uguale a quello di Pannu11zio. Non ha alcuna importanza accertare fino a che punto saranno le somiglianze formali a stabilire la continuità dell'uno rispetto all'altro: perché, a stabilire tale continuità, sarà l'orientamento, eticopolitico che ha sempre accomunato Pannunzio e Benedetti, un orientamento che nulla concede alle mode ed agli snobismi, che attinge forza ed ispirazio11e dalla sua coerenza con quelle sole tradizioni culturali e politiche da cui il nostro paese « possa trarre intero vanto», dalla sua fiducia nella 47
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