. ' / La società scientifica Certo, q·u·ando si è messi di fro1 nte a1 problema deLlo sviluppo econo·mico, •Concepire la trasimigr,azione di grandi masse umane da una parte all'altra del territorio nazionale, la crescita ·a macchia d'olio delle •città, il r,apido trasferimento 1 degli uo·mini dall'agricoltura ·all'industria, ila neces:siità di unità produttive ,di dimensioni sempre più gigantesche, lo sviluppo, di co1 nsumi come la televisione a colori, la moltiplicazio,ne continua del numero delle automobili ecc. ecc., in fondo, in fo,n-do, a pen·sarci bene, no•n richiede·. p,oi un grande sfo·rzo mentale. È facile. Nulla vieta infatti di ·affidare ai soliti inteLlettu,ali, che inveisco,no co,ntro· l'industria culturale, ma non vedono l'ora d'accasarvisi, il compito di ·piangere sulla folla solitaria, sulla trasformazione dell'uomo in congegno della macchina-n:1ercato-p·ubblicità-produzio1ne-distribuzio,ne, sulla fine, i11fine, dell'umanesimo e il trionfo dell'odiata tecnologia. Mentre si potrà sempre ri·nviare ·a dopo, a un do,po ,che poi po,trà essere semp·re rinviato, la soluzio,ne dei pro,blemi di quei disgraziati che hanno, emigrato d1 al Sud al No,rd ,e .dalla campagna ·alla oittà e che si trovano a vivere in -città ,che sembrano, caserme, a resp 1 irare aria fetida ecc. Certo molto più difficile è cercare di ottenere ugualme·nte lo svilupp·o però rovesciando l'impoistazi,one .del1lenostre Srcelte. Ma non po,ssiamo sottravci a quest,a responsab1ilità. Né possiamo permetterci il liusso di rinviare ancora il mo,mento in cui ci porremo le domande cruciali: nel giro di pochissimi anni quegli stessi probleimi (.coille·gati appunto alle migl'azio 1 ni, alla ristratificazione soc1 i1 ale, alJa nuo,va divisione del lavoro, alla cr-escita delle· ,citta, ai p·ersi,ste·nti o ingravescenti squilibri territoriali e setto,riali nella distribuzion·e ,del reddito ecc. ecc.), che oggi caratterizzano• in termini di illibertà e di ingiustizi,a la nostra so,cietà, re·nden-do,la così instabile, e tingono d'oscurità e d'incertezza la prospettiva del consolidamento e p,rogresso della ,demo,crazia nel nostro p,aese, que·gJi st·essi prob,lemi, dicevamo, si ripro•porranno ingigantiti e complicati dal primo ingriesso dell'automazio,ne nella nostra vita eco,nomic·a. Quale sarà, allo·ra, il destino .della nostlìa società se le tendenze attu.ali persisteranno immutate? A questo p-unto il discorso deve investi:re ancl1e le istituzioni politiche, cioè le istituz,ioni attr•averso le qu,ali noi definiamo le nostre scelte ,collettive. Da Tocqueville abbiamo imparato che le istituzioni po,litiche democ:ratich,e h,anno una « sto,ri,a ». Se noi crediamo n1 e1 lla demor crazia, se vo·gl,iamo ch·e essa sia la fo,rm•a istituzion·ale peum·anente della libertà, noi ,do,bbia·mo « storicizzare » la demo,orazia; do,b31 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==