Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

La società scientifica Infatti l'ingresso della scienza fra ìe forze produttive non solo introdu·ce una nuo1va variabile nell'economia, ma modifica anche la posizione dell'uo·mo nel mondo ,di queste forze. Stiamo entrando nell'epoca in cui « i bo1tto•ni si schiacciano da soli ». Mentre la rivoluzione industriale sollevava l'uo,mo .dalla fati,ca musco 1 lare e gli affidava il controllo della macchina, l'automazione lo solleva anche da questo ,co,ntrollo e gli affida il co,mpito di inventare, di progettare e di regolare il meccanismo, automatico; gli lascia, e gli affida cioè, il compito creativo. Ne,lla spir.ale dello sviluppo questo compito diventa il vero punto ,capitale; l'accumulazione di capacità creativa diventa il nodo dello svilrupp·o. Co1 sì lo s1;iluppo dell'uomo in quanto tale diventa la condizione del progresso economico. Questo mette in ·crisi varie co•se. Per cominciare mette in crisi la concezione tr.adizio,nale dello sviluppo economico, che è, di fatto, quella ,di uno sviluppo ad alto •costo um,ano. Lo sviluppo dei paesi ·del socialismo autoritario, come l'abbi1amo finora 1 co•nosciuto, è stato ed è uno sviluppo ad altissimo costo u1mano in termini ,di illibertà, terrore e degradazione u·mana; la n,ascita dell'industria pesante è costata la depo•rtazione, la galera o la morte di milio·ni di persone. Ma lo sviluppo ad alto co 1sto umano non è prerogativa dei paesi d,el socialismo auto·ritario; la storia dello svilup·po, nei paesi dell'O,ccidente è la storia di un costo assai ·alto in termini « di miseria umana, di degra,dazione, di -disorganizzazione so,ci,ale e di perdita di valo1 ri elevati ». È evidente - osserva Kenneth Bould.ing, presid-ente dell'associazione americana degli economisti - « che la distinzione tra svil11ppo a ,caro e a •basso prezzo è qual,cosa che taglia in due la guerra fredda e la divisio1 ne del mo1 n•do in Oriente e Occidente ... e che nessu110 può azzardarsi a tirar pietre » (Il significato del XX secolo, Etas Ko·m,pass, 1969). Non è necessario ricordare q·ui l'enorme letteratura sugli aspetti negativi della so,cietà industriale mo,derna: •si tratta jdi ,co1 nstatazioni generalmente ammesse, che costituiscono l'o,ggetto della co·mune riflessio·ne e r.appresentano un fon,damentale aspetto del dibattito, politico. Ciò che merita di essere osservato è come - di p,ari passo con l'esigenza oibbiettiva di modificare la no,stra tradizionale inte,rpretazione della realtà eco,no·mica e con l'esigenza di rivedere i nostri « mo·delli » per adeguarli aLJ.anecessità dello sviluppo dell'uo,mo1 in quanto t,al:e- va·da m-aturan.do proprio nei paesi economi,camente più progrediti, nei paesi cioè nei q.u•ali quella duplice· esige·nza si 29 Bibliotec yinobianco

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