/ La concezione meridionalista dello sviluppo italiano sembrano volerne presci11dere o sottovalutarne la portata. E dobbiamo chiedere ai partiti democratici uno sforzo per cercare e trovare nei fatti quella stessa unità di i11tenti che essi hanno saputo manifestare nelle parole quando si è potuto concordare l'o.d.g. che ho ritenuto dovere assumere come punto di riferimento per questa relazione. La quale 110n è stata una relazione de11sa di cifre, appesantita da co11statazioni e previsioni numeriche. La mia relazione ha voluto cogliere non i numeri, ma i fatti; e di questi fatti, non gli aspetti tecnici, ma gli aspetti politici. Confido di essere riuscito a chiarire almeno questo: che le decisior1i non possono essere facili e devono essere coraggiose. Sappiamo d'altra parte, signor Ministro, che, se molte e impazienti sono le nostre attese, altrettante e consistenti sono le difficoltà oggettive che Lei dovrà superare per far valere nel prossimo piano quinquennale una non rituale e non velleitaria concezione meridionalista dello sviluppo italiano. FRANCESCO COMPAGNA 25 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==