Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

Francesco Compagna so » del 24 agosto: l'ind.isponibilità del contraente pubblico, qualora dovesse prolungarsi, potrebbe alimentare nei contraenti privati una vera e propria sfiducia nella metodologia della co·ntrattazione programmata. Ripeto qui quanto 110 avuto occasione dì sçrivere nell'ultimo numero di « Nord e Sud »: se il contraente pubblico non dovesse presentarsi come un interlocutore valido, potremmo passare, dalla delusione del Mezzogiorno perché certe imprese non si sono finora impegnate congruamente nell'i11dustrializzazione, alla delusione di queste imprese perché, vole11<lo essere impegnarsi congruamente nel Mezzogiorno, e contribuire alla sua industrializzazione, non trovano, nel quadro della sollecitata loro partecipazione alla contrattazione programmata, il pro1nesso ed anche intravisto interlocutore valido. Ripeto qui quanto ho recentemente dichiarato ad un'agenzia di stampa: la crisi della segreteria degli uffici della programmazione, della direzione dell'ISP,E e del ,comitato tecnico-scientifico dev'essere affrontata subito e risolutamente perché, oltretutto, l'efficienza di questi organi è una condizio11e necessaria affinché la vantata e anche avanzata ripresa degli investimenti sia tale, nei modi e nei tempi, da costituire un'occasione per imprimere una spinta nuova e decisiva all'industrializzazione del Mezzogiorno. Voglio dire, insomma, che, se il governo volesse cercare di guadagnare tempo, per cercare una soluzione indolore al nodo di problemi che il caso Ruffolo ha intricato, altro tempo prezioso potrebbe essere perduto per il Mezzogior110. La stabilità politica. C'è, infine, una considerazione di ordine più generalmente politico che io credo i meridionalisti de111ocratici debbano avere ben presente: potrebbe darsi che, nel periodo passato dal disimpegno socialista alla scissio11e socialista, siano state create le condizioni onde il periodo che ci attende potrebbe essere dominato da manifestazioni gravi di instabilità politica. Se così fosse, la continuità e la coerenza della politica meridionale sarebbero gravemente compromesse. È mia ferma convinzione che la politica meridionalistica sia oggi più che mai condizionata dal grado di stabilità politica che i partiti democratici riescono a garantire. Dobbiamo quindi richiamare a questa considerazione quanti 24 Bibiiotecaginobianco

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