Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

" La concezione meridionalista dello sviluppo italiano Infatti, nel paragrafo del Progetto '80 relativo alla contrattazione programmata si legge che « lo Stato dispone di tutti i mezzi necessari per stimolare un adeguato afllt1sso di investimenti da parte delle imprese private solo che si adottino misure di coordinamento dei loro programmi e di collegamento fra questi, le poli~ tiche di incentivazione, i programmi infrastrutturali ». Più precisamente: « una volta definite le iniziative ed i gruppi di iniziative programmabili, la politica di incentivazione, grazie ai margini di elasticità ad essa accordati, ed i programmi delle infrastrutture specificl1e dovrebbero essere manovrati in modo da consentire la più sollecita realizzazione » delle iniziative e gruppi di iniziative individuate come programmabili. Ma, se si pt1ò e si deve prendere atto di questa coere11za e corrispondenza tra la formulazio11e dei criteri della contrattazione programmata, quale risulta dal testo del Progetto '80, e quella dell'impegno che l'o.d.g. della Camera ha chiesto ai governi, perché sia dato « un concreto contenuto alla formula della contrattazione programmata e dei blocchi d'investimento », ci si deve pure domandare se oggi sussistono tutte le condizioni per applicare la metodologia della contrattazione programmata e per portare avanti la politica dei blocchi d'investimento. Le polemiche suscitate dalle nuove ondate di imn1igrazione dal Sud e dai problemi che ne sono derivati a Milano e a Torino non sono passate senza lasciare traccia, 011de i segni di una nuova disponibilità dei grandi grt1ppi privati ad impegnarsi nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno. Ma gli impegni della Fiat, della Olivetti, della Pirelli di cui si è parlato in primavera dovevano essere precisati e perfezionati prima delle ferie e altri impegni do,,evano essere contrattati con altri gruppi privati disposti a seguire l'esempio dei primi tre. E invece abbiamo avt1to la crisi degli uffici della programmazione, e subito dopo la crisi di governo. Così la contrattazione programmata, che sen1brava finalmente avviata, si è inceppata, senza definire gli accordi che dovevano essere definiti con i primi interlocutori e senza gettare le basi degli accordi che erano contrattabili con gli altri interlocutori. La situazione che si è determinata in conseguenza della crisi degli uffici della progran1mazione sembra grave anche se ieri abbiamo appreso che sono stati ripresi proficuamente i contatti con la Fiat e l'Olivetti per definire i settori e le zone dei preannu11ciat1 investimenti. Ripeto qui qua11to ho avuto occasione di scrivere su l'« Espres23 Bibiiotecaginobianco

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