Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

. ' La concezione meridionalista dello sviluppo italiano renze passate che costituiscono validi punti di riferimento per l'azione futura. È nostro dovere valorizzare le prime, arricchire le seconde. Sarebbe nostra colpa disperdere le prime, prescindere dalle seconde. C'è poi la seconda esigenza che ritengo di dover segnalare dopo quella relativa alla Cassa: riguarda i CRPE, a proposito dei quali il gruppo dei meridio11alisti pugliesi l1a di recente denunciato una grave « carenza di strutture tecniche »: alla quale si deve rimediare tempestivamente per evitare che difficoltà funzionali ed operative rendano ancora pii1 grave di quanto già non sia la condizione dei CRPE del Mezzogiorno, che, a differenza di quelli del Nord, « s0110 costretti ad operare in ambienti poveri di organ.ismi di studio e con enti locali finanziariamente dissestati ». Noi richiamiamo l'attenzione del Ministro su questo problema; e, anzi, ci permettiamo di suggerirgli una rapida inchiesta sulle condizioni finanziarie, tecniche e magari anche politiche nelle quali opera il CRPE in ogni singola regione del Mezzogiorno: onde, di concerto co11 il Ministero del Bilancio, si possano poi prendere le misure necessarie per correggere un gap che ci deve preoccupare. La politica dei redditi. Chiariti i termini di un discorso sulle infrastrutture e di u11 discorso sui quadri, i due discorsi fermi che i rneridionalisti devono portare avanti sempre più risolutamente, c'è u11 altro discorso che i meridionalisti devono portare avanti ed e t1n discorso che si rivolge alle forze politiche e sindacali. - Pare che le spese derivanti dai migliorame11ti concessi agli statali ammontino ad una cifra annua di circa 800 miliardi. È stata fatta, qt1indi, la considerazione che le riserve finanziarie sulle quali l'anno scorso si poteva contare per dilatare le spese senza provocare effetti inflazionistici sono in gran parte consumate. E ci si domanda ora fino a che pt1nto sia oggi possibile andare incontro alle rivendicazioni operaie che sono già oggetto di tormentate trattative. Le categorie impiegatizie so-no scattate per prime; o, meglio, nella primavera scorsa sono scattati, e con molta durezza, i funzionari degli alti gradi ed hanno ottenuto aumenti di retribuzione tali da provocare l'agitazione di tutte le categorie sottostanti: alle quali per equità si sono dovuti concedere at1menti di retribuzione più o meno proporzionali. Come si può chiedere adesso ai sindacati di imporre la 1node19 . Bi bliotecaginobianco

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