Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

·' .. Il nuovo illuminismo di Adorno heimer sentono il bisogno di chiarire che per lo-ro « la natura in sé non è né buona, come voleva l'antico romanticisn1.o, né nobile come pretende il nuo,vo1• Come modello e mèta rappresenta l'antispirito, la menzogna, la bestialità, so.io in quanto è conosciuta diventa l'impulso dell'esistente alla p,ro,pria pace, la coscienza che ha animato, fin dall'inizio, la resistenza inflessibile contro i capi e il collettivo. Ciò che minaccia la prassi dominante e le ·sue alternative ineluttabili non è certo la natura, ma che la natura venga ricordata » (p. 271). A ben riflettere, il p·rogramma di Adorno e di Horkheimer, lungi dal1' essere antiiJ.luminista, è tutt'al co,ntrario ispirato ad un illuminismo assoluto o, se si vuole, ad un nuovo illuminismo che, a differenza del1' antico, no,n nutre più il'illusione del progresso sco,ntato. Davanti all'antico « avviene ai concetti, come ai rentiers davanti ai trusts: nessuno di loro può sentirsi tranquillo» (p. 31): com,pito del nuo,vo1, ora, è comp·rendere che questa vanificazio 1 ne del significato e riduzione di ognuno a membro fungibile di uno spietato, asettico universo matematico, significano p·er esso « la rinuncia alla sua stessa realizzazione ». E poiché il dato di fatto è divenuto « la roccaforte di fronte a cui la fantasia rivoluzionaria si vergogna di sé come utopismo e degenera in fiducia passiva nella tendenza oggettiva della storia» (p. 50), occorre o,ra non restaurare un dato ,di fatto falso - quel mondo di ieri trasfigurato dalle filosofie romantiche e reazionarie fino a Scho1 penauer e a NietzBibliotecaginobianco sche - ma demistifica,re il dato di fatto stesso, mostrando, per l'appunto, che ogni percezione è già una proiezione e colmando la lacuna che l'illuminismo 110n aveva avvertito, con grave pregiudizio per la sua stessa sopravvivenza. Esso aveva creduto che « la pura verità non ha alcun vantaggio sulla deformazione, né la razio1 nalizzazione sulla ratio, se non può mostrare di averne uno pratico» (p. 102), ma aveva poi inteso la manipolazione come manipolazio,ne p,ura e semplice, indipendentemente dai sacrifici umani che potevano essere richiesti. La protesta disperata di Adorno e di Horkheimer, in fondo, non consiste se non nel rivendicare il diritto dell'umanità ad essere considerata un « dato di fatto » - e iJ più importante, quello che dà signi ficato a tutti gli altri - sulla linea, del resto consap,evole, del più autentico utopismo kantiano. « Non curarsi della logica quan·do è contro l'umanità » può essere conside~ rato il loro motto. Certamente una lettura s11perficiale può vedere in esso un invito alla illogicità e può ri .. guardare la pretesa logica dell'il~ logico co,me un puro e semplice gioco •di bussolotti e di prestidigitazione dialettica; ma il gioco cessa di essere tale, quando si sia intesa la terribile ,serietà ·della denuncia e la restaurazio,ne cuj essa anela. Con questi chiarimenti, sia ben inteso, non vogliamo certo difendere gli autori della Dialettica dell'illuminismo da ogni critica. Continuare in senso più radicale e negativo il programma delI'Aufkurung non significa pertanto avere diritto ali' adesio,ne incondizionata 125

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==