Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

FILOSOFIA Il nuovo illuminismo di Adorno / di Dino Cof rancesco Da qualche decennio, ormai, la cultura italiana - specie quella filosofica - ha eletto a propria guida jl principio della dialogicità e della apertura problen1atica ad ogni reale esigenza etica e scientifica. Si tratta, invero, di una regola aurea, a cui sarebbe vano co,ntrapporre il vecchio spirito di sistema, rispondendo ad una sensibilità moraile semp 1 re più diffusa e feconda di risultati - e no,n solo tra i filosofi di professione. E tuttavia il princitpio, non di rado, è molto piì1 rispettabile che rispettato, giacché chi lo p1 rofessa in teo1 ria non sempre riesce a ricordarsene quando si tratta ,di calarlo nei fatti ai fini di t1na loro comprensioine al di là di facili e sbrigativi schemi. Queste considerazioni mi sono venute alla mente leggendo gli articoli ·dedicati dai no1 stri giornali alla morte di T. W. Adorno. Gli uomini di cultura che li han·no redatti, nella maggior parte dei casi, se la son cavata con annotazioni ·stereotipe e tendenziose, rafforzando, in tal modo, la sensazione che con Adorno sia morto non un grande filosofo - quale indub 1 biamente è stato - ma un divo della filosofi.a, il p·adre della contestazio·ne, il Marcuse degli anni '40 o altre amenità del genere. Persino un pensatore, di so- .Bib.liotecaginobianco lito così serio e misurato, come Nicola Abb·agnano gli ha dedicato una nota volta ad accreditare il « mito» di un Adorno irrazionalista che avrebbe contrap,posto Sade all'illuminismo, con palese preferenza per il primo. Ora un filosofo è autorizzato a co,strwre le sL1eteorie come meglio crede e co,n i materiali che ritiene più confacenti alla sua sensibilità e ai suo-i intendimenti, ma non è con ciò autorizzato ad attribuire ai colleghi pensieri che questi no,n l1anno mai formulato, né a costruirsi avversari di como1 do - secondo gli usi e cc,stumi di certe anacronistiche metafi. iche di una volta. La liquidazione di Adorno fatta da Abbagnano, invero, stupisce noI1 poco e fa venire il sospetto cl1e forse non aveva tutti i torti Adorno a denunciare il perico,Io, per la cultura co,r1temporanea, di « farsi prescrivere i prop 1 ri compiti dalla vigente divisione del lavoro » allo scoipo di trainq uillizzare le coscienze e procurar notti meno agitate al bo1 rghese reso insonne 1dal nazi 1smo e dall'ato 1 mica. Ma si tratta di sospetti malevoli; e del resto far p1 rocessi alle intenzioni d~ un critico non è mai servito a risolvere le . . . sue 1ncomp,rens1on1. Più ·p·roduttivo, i1nvece, è vedere 119

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