Nord e Sud - anno XVI - n. 118 - ottobre 1969

.. Recensioni critica, cui egli sottopose la politica della Destra dopo il '76, che lo rese storico delle sue stesse azioni. Come è stato già da altri detto, la profondità e la densità di questa biografia, scritta fra l'altro non solo in maniiera egregia, quale non potevamo non attenderci dalla penna di Elena Croce, ma con spirito di amore, nttl,la toglie alla vivezza della narrazion·e; che anzi iil libro si legge di un fiato e s,i è po1 i indotti a rileggerlo per gustarlo meglio. Questa grande figura dii patriota e di uoimo politico, di giurista e di pubb,licista, b1 alza da queste pagine vivida e ancora ammonitrice. Ammonitnice perché le parole di Silvio Sp1 aventa, raccolte già dal ni•pote in un volume d1 al quale molti della mia gen·erazione hanno tanto appreso, sono ancor oggi per le più parti valide: vi ci siamo rifatti, ad esempio, allo1rché dieci a1 nni or son·o si discutevano i problemi della nazionalizzazio,ne elettrica, p·er tanti rispetti così simile a quelli della statizzazione ferroviaria; vi abbiamo appreso verità imperiture dello schietto pensiero lib,erale, allorché questo pensiero viene colato nella lotta politica senza alterarne lo spirito liberatore e senza compromessi istituzionali. Sono le p·arole, che abbiamo sentito riecheggiare nei disco1 rsi di taluni dei m,igliori uomini politici di questo secondo dopoguerra, che a quelle tradizioni si sono abbeverati senza peraltro fa:rsi sclerotizzare, quali l'indimenticabile Ado1 lfo Omod1 eo e Ugo La Malfa. FELICE IPPOLITO Una lezione di coraggio Delitto d'onore, di Giovanni Arpino, ha segnato una tappa importante nella narrativa italiana del dopoguerra, rappresentando un punto cli rottura del naturalismo talora convenzionale e del poptdismo un po' reto 1 rico che avevano caratterizzato l'esperienza neo-realista. La nota pii.1 d-i 1stintiva del romanzo, che a un decennio di distanza conserva intatta la sua va,lddità, non stava tanto nel forte impegno etico che lo sorreggeva o nella scelta di un modulo narrativo distaccato ed essenziale, quanto nel1 la so•ttile indagine psicologica, che rendeva consapevoli « di quell'umano veramente inco,noscib,ile, del mistero che siamo» e che lo sottraeva al cliché di una tesi preo,rdinata o di una generica denunci•a ,sociale. Questo psicologismo del resto aveva già costituito una delle chiavi de La suora giovane, dove l'interesse della storia, più che nel s.uo valore paradigmatico di ribellione alle convenzioni imposte dall'ambiente, stava in un lieve gioco di sfumature sentimentali, nel pudore che fermava Arpino alle soglie del mondo delicato e misterioso della protagonista. Dopo Delitto d'onore, che rappresenta il momento di equilib·rio più felice fra opposte esigenze narrative, Arpino ha continuato a sviluppare il suo discorso accostandosi più all'intimismo che alla pittura ambientale e alla in103 _Bibliotecaginobianco

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