., Giornale a più voci che essere che gli emigranti i,n Germania abbiano atteso la r.ivalutazione del marco per effettuare le rhnesse. È però purtroppo probabile che parte degli emigranti, invece di inviare in Italia la valuta estera risparmiata, la depositino in banche locali aprendo conti correnti 1 in favore di cittadini italiani residenti in Italia. Costoro, poi, darebbero, il controvalore in lire alle famiglie italiane degli eimi 1 granti. L'eventualità di simili scambi, continua il giornale torinese, è da tem·po tem.uta da1le nostre autorità monetarie, in caso d1i misure restrittive all'esportazione di capitali ». Queste preocoupazioni della Banca d'Italia e del Tesoro ci sembrano in verità infondate. E Io stesso articolista de « La Stam1 pa » osserva « non sono certo gli emigranti che possono, per più di un mese, effettuare tentativi di s1 peoulazione, benché legittimi, su una rivalutazione del marco». Il p·roblema degl'investimenti di capitali italia.ni all'es.tero resta grosso e im·portante e una sua risoluzione deve essere ricercata al più presto per eliminare soprattutto quel paradosso nel quale il nostro paese par che si sia adagiato, .il paradosso cioè dell'esportazione contemporanea di capitali e mano d'opera, che si risolve in un danno per le regio·ni depresse del nostro Mezzogiorno. ANTONIO NITTO 87 ~ibiiot~caginobianco
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