Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

.. Antonio Nitto la guerra assumendo via via una grossa consistenza, che nell'ultimo anno ha raggiunto la cifra ·di 741 milioni di dollari, pari a 463 miliardi di lire (344 miliardi nel 1963). Analizzando i dati fo1 miti della Banca d'Italia, si constata cJ1e le regioni italiane che beneficiano maggiormente delle ri,messe degli emigrati so,no, inutile dirlo, quelle meri1dionali. Al primo posto figura la Sicilia con 78 1niliardi di lire, seguono le Puglie con 53,2 miliaridi, la Campania co1 n 51, l'Abruzzo co1 n 44, la Calabria con 37,4. La prima regione settentrionale nella graduatoria è il Veneto, che figura al sesto pasto co,n 37,2 miliardi, settimo è il Lazio co,n 25,2 m-iliardi e poi, lievemente distanziati, segi1ono il Friuli Venezia Giulia e la Lombavdia. Chiude al decimo pasto l'Emilia, con 15,2 miliardi. Quanto alla provenienza ,delle rimesse, è interessante 11otare che i paesi del Mercato Comune figurano ormai al primo posto, essendo affluiti dagli stessi 176,8 miliardi, mentre dall'America del Nord (Stati Uniti e Canada) sono giunti 116 milia.rdi e 1 dalla Svizzera 97,3 miliardi. Anche l'Inghilterra cont,ribuisce con una ,di1screta somma (1~,5 milia:r,di) mentre l'America Latina ha inviato appena 21 miliairdi. Se abbiamo rip,ortato queste cifre, non è per compiacercene da meridionali - anche perché raggiungere p,rimati 1del genere non è certamente motivo di vanto per il Mezzogiorno -: l'abb-iamo fatto per dimostrare, se pur ce ne foisse stato bisogno, che le regioni meridio 1 nali continuano a partecipare alla p,roduzione ,della rroohezza internazionale (e di quella nazionale) soltanto con le braccia ·dei suoi 1 1'avoratori. Ma il confro 1 nto delle cifre nan finisce a questo p1 unto. Occorre richiamare i dati relativi al movimento ,dei capitali •da e per l'estero, che in questi ultimi tem1 pi ha assunto asp,etti preoccupanti e che le recenti 1nisure del Tesoro e della Banca d'Italia non hanno frenato se non in parte. Nel primo quadrimestre di quest'anno la nostra bilancia dei pagamenti ha registrato un ,d.isaivanzo di 349 miliardi di lire contro un saldo, passivo di 43,6 miliardi nel corriisrpo·ndente periodo, •del 1968. Tale disavanzo ha riguardato 1sop1 rattutto i movimenti di capitali: basti dire che tra il primo quadrimesrtre del 1968 e quello di quest'anno il saldo negati,vo si è quasi raddop 1 piato, passan,do da 306 a 603,6 miliar,di. E questa tendenza è co,ntinuaita ancora per il mese •di maiggjo, per il quale i·n questi giorni l'Ufficio Italiano dei Cambi ha fo,mito i ,dati relativi. Nel solo m.ese in questione 1so,no entrati capitali per 212,2 miliardi, contro 378,3 miliardi 1 in uscita, per cui nei primi cinque mesi del 1969 il saldo, passivo ha raggiunto 769,7 m~lia.ridi di lire. I tecnici ci hanno ,spiegato che quest'aiumento di maggio è dovuto anche alle speoulazioni effettuate sul m.arco e cioè che l'esportazione di tanti gro1ssi capitali sarebbe dovuta sop·rattutto alle voci di rivalutazior1e del maI'co 1• Tra l'altro, su « La Stampa » del 16 luglio scorso, leggiamo1 che nel mese di m~ggio le ri!mesise ,degli emi·grati sono state ,pari a soli 34 1niliardi netti (contro i 38,5 di 11n anno fa), nono,stante che i nostri emigranti tempo,ranei all'esteTo siano cresciuti da 269 a 328 mila. Il giornaJ.e aggi~ge che « può an86 Bibiiotecaginobianco

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