Giornale a più voci fondo. Il revision~smo liberale di rprovenienza storicistica non p1 uò evitare di elabora-re una prospettiva per la 1società in divenire, se vuo1 le raccogliere l'eredità crociana della lotta all'i,rrazio·nalismo e al cieco spo,ntaneis1no. L'azione politica deve essere fondata sulla ricerca delle forze sociali e sull'esistenza di un luogo di elaborazio11e p·oli.ttica in cui porre i prob,lemi di strategie e di priorità, sempre nel perseguimento di un d11.segnogenerale, artiicolaito in una formula politica aiperta. Ma per porta.re avanti w1 simile discorso si deve defini·re preLiminairrnente l'atteggiarsd. della cultura storicistica dinanzi alla storia in atto. Quando da parte dei prosecutori di Croce si elaboirava la « teoria della pirevisione », non si intendeva compiere unia raffinata esercitazione intellettuale, ma fornire gli strumenti metodologici per affro 1 ntare con chiarezza la storia in fieri. Si celebrava il n1olo determinante della p~assi nel nostro tem1 po e l'esigenza di lasciarsi alle spa1'le la maggior parte del passato e della tradizione per s,perim·entare e ricercare forme nuo1 ve di convivenza. Si esaltava l'intuizione dell'intellettuale che coglie il senso del corso sto,rico e prepara nuove vie all'azione e il colpo d'occhio del politico che, dalla vasta congeJie dei fatti, sa trarre fuori un'azione illuminata. Tutta la « teorja della previsione» era un richiamo ail m·omento in etti la quantità traipaissava nella quaLità, manifestando le capacità etico-politiche dell'uomo. Il nuovo storicismo, atteggiato in chiave previsd.onistica, soillecita così la crescita ,di atteggiamenti non limitati a una saggia ammini,strazione dell'esistente e aid obi,ettiv.i mjnimi; anzi, spinge l'esigenza del mutamento fino a quei punti critici in cui si rivela e comincia a sorg re il salto qL1alitati o verso società che assicurino l'equilibrio delle attività umane. La « religione del1La·libertà » e la crociana « dottrina delle categorie » ven- , gono qcin1di vi1ssute come aspirazione e ·come meta ideale che informa la nostra azione quotidiana; ,in definitiva come possibilità di da.r vita ad una società an1 tialienan,te e ,antirepressiva in cui si perpetuino le tenisioru sociali e il progresso not.i si fermi i.in una stasi monacale. Molte del1 le utopÌ!e del nostro tempo hanno al fondo una spinta anarchica; ma in un certo senso niente è più anarchico dello, « Spirito » crociano quando, arti 1 colato nei valori della bellezza, della gentilezza, della lotta virile, e non i1sterica, e nel ,senso tragico del,la storia, ci appare conitrap,posto ad una società senza futuro e immersa in lllil presente fatto di praticismo, di economici1smo e di estetismo in forme sempre più aggiornate. In questo senso una teoria del1la previsione non può non pensare al salto qualitativo verso una società dell'equilibrio ,del1leattività umane e cominciare ad articolare nel p,re.. sente questa società futura. Su q~esto terreno è venuto meno il riformismo liberale, no1 n sempre capace -di articolare la « religione della libertà » nelle forze socia1 li sia per la condizione 1 della società contemporanea, sprovvista di zone di omogeneità, che non fosse l'omogeneità del conformismo, sia per la tendenza a vivere la libertà « a parite ». Ma nell'·ambito di una vi'Sione storicistica si può a,c.. 77 Bi·bilotecaginobianco /
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