Giorriale a 11iù voci salsificazione. In tema di conservazione e difesa del suolo, la ricerca è ancora all'inizio, pur avendo noi avuto la triste, recente esperienza del terremoto siciliano. Prof. Ruggiero (La ricerca tecnologica): ci vogliono laboratori di ricerca e stazioni sperimentali, nuove strutture universitarie per la formazio·ne dei tecnici per le piccole e medie aziende meccaniche, centri di ricerca tecnologica e per l'aggiornamento dei quadri direttivi e dirigenti. Una esperienza utilissima è quella del Centro di calcolo dell'università di Bari, che offre consulenze ed esperienza in modo da diffondere le tecniche dell'elaborazione automatica delle infcrmazioni, di gestione aziendale e di calcolo scientifico avanzato che le industrie più grosse e quelle del Nord hanno già sviluppato per portarsi a più elevati livelli pro·duttivi. Dott. Pennacchi (Attività della IBM Italia nel settore della ricerca): il tentativo dell'industria di dare un contributo alla ricerca scientifica è stato già fatto con successo da noi. Recentemente la collabo 1razione Università-IBM Italia, ha portato alla costituzione dei centri di Pisa (econometria e scienze ambientali), di Venezia (laboratorio per la salvezza della città) e di Bari (p·rocessi industriali, calcoli in tempo reale ed istruzione programmata). A Bari non solo si fa la ricerca ma è in atto anche una collaborazione per la formazione di specialisti nella elaborazione. Prof. Songa (Attività nel Mezzogiorno dell'Istituto di Ricerca Breda): Io sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nel Mezzogiorno è molto sentito dall'EFIM. Lo testimonia il Centro di Bari con ben sei laboratori. Particolare menzione meritano le ricerche nel settore delle acque, specialmente per la dissalazione e la depurazione di quelle refi ue. Inoltre sono stati effettua ti e continuano i corsi di specializzazione per laureati. Sono in corso important•i ricerche; altre risultano in programma: comp1rendo 1no il trattamento delle acque, il com,portamento degli acciai e l'estrazione del succo zuècherino dalle barbabietole. Sono intervenuti nel dibattito, che è stato quanto mai ampio e vivace, il prof. Cortellessa, il prof. Trupia, il dott. Santoro, il prof. Sobrio, l'on. Sca• rascia Mugnozza, l'ing. Natta, il p1 rof. Nebbia, l'on. Scarongella. Nella sua replica agli interventi, il relatore generale p-rof. Graziani ha posto l'accento sulla necessità di procedere ad una ricerca scientifica che sia coordinata, non ap1 plicata ad ispirazioni molteplici, e adeguata alle esigenze e situazioni esistenti nelle varie regioni del Mezzogiorno. Egli ha condiviso, quindi, la esigenza che in Puglia venga creata un'area di ricerca che operi nei settori più avanzati e in quelli tradizionali. Questa richiesta, che è stata f~tta propria dal Comitato Regionale Pugliese per la Programmazione Economica e quindi inserita nel primo schema di svilup,po, va ora•.attentamente articolata. Secondo le in,dicazioni dei tecnici e degli studiosi riuniti a Bari, ,l'area di ricerca scientifica dovrebbe avere ca,. rattere interdisciplinare, collegata ad una organizzazione a livello universitario. All'interno dell'area si dovrà esplorare la strada affascinante di settori nuovissimi (aeronautica, -informatica, applicaz~one delle tecnologie avanzate, 75 Bi bi iotecaginobianco
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