Mario Dilio ed impostate con criteri che condizionano, talvolta fin dagli studi medi, la scelta di una opportuna e congeniale attività professionale. Purtroppo la tendenza al libero, accesso ad ogni facoltà ed al consegu·ente abbassa1nento del livello degli studi finirà per creare nuove schiere di privilegiati, di gente cioè cl1e potrà specializzarsi all'estero per emergere sugli_ altri, assumendo così posizioni p-reminenti in campo manageriale. · Concludendo, il relatore ha formulato l'auspicio che lo svilup,po del Mezzogiorno venga accompagnato da uno sviluppo parallelo delle istituzioni ctllturali che renda possibile l'insediamento nelle regioni del Mezzogiorno di centri autonomi ed efficienti di ricerca scientifica. Le comunicazioni, di cui ap1 p•resso diamo una sintesi, sono state curate dal prof. Antonio 1 Ciccarone, p1 reside della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari; dal p,rof. Fabio· Ferrari, ordinario di fisica teorica; dal prof. Vincenzo Cotecchia, ordinario di geolo,gia applicata; dal prof. Umberto Ruggiero, 01 rdinario di macchine; dal dotto,r Renato Pennacchi, direttore dei Centri di ricerca IBM e dal prof. Tullio Songa, direttore della sezione barese dell'Istituto di Rice1.1cheBreda. Prof. Ciccarone (La ricerca in agricoltura nel Mezzogiorno): anche l'attività agrico1a va intesa in senso industriale, perché spazia in campi tecnolo-- gicamente avanzati. Nel Sud si può influirie sugli squilibri climatici ed ambientali ricoirrendo all'irrigazione; nasco,no tuttavia numero 1 si altri problemi che riconducono costantemente il discorso al problema di una organica e corretta ricerca. Per risolvere questo problema è necessario un effettivo coordinamento, un'opera di dimostrazione e di divulgazione dei risultati: in altri termini un'area di ricerca, collegata ad altre già esistenti, ed intesa come contributo, da dare alla collettività. Perché ciò sia possibile ci vogliono mezzi, persone, una periodica attività di rifacimento, didattico e un nt1ovo1 sistema di reclutamento che p·orti al dottorato dì ricerca e non al perpetuarsi di impieghi precari con le borse di studio. Prof. Ferrari (Ricerca in fisica e sviluppo tecnologico del Mezzogiorno): è fondamentale il rapporto fra ricerca di base ed applicata, perché solo grazie a questo rapporto sorge la possibilità di sfruttamento p•ratico1 dei nuovi ritrovati. Non si deve invece vedere sotto il profilo di un invest,i,mento economico immediato la ricerca nel settore nucleare, com,e accade sia in URSS che in USA. I politici devono favorire la concentrazione di studiosi in centri di ricerca, specie nel Sud. A Bari, dopo il Centro, Studi per le tecnologie avanzate e i trattamenti automatici delle informazio,ni, si sta progettando un acceleratore di particelle da un GeV (300 volte meno p·otente di quello europeo che costruirà il CERN). So·no tutte iniziative che possono, dare vita ad un grosso centro di ricerca. Prof. Cotecchia (La ricerca sulle acque nel Mezzo·giorno): acqua e conservazione del suo-lo sono oggi argomenti inscindibili specie nel Mezzogiorno•, il cui territorio è soggetto a frane, erosioni ed alluvioni. Per le acque, le ricerche vanno svolte in modo da utilizzare tutte quelle disponibili; inoltre bisogna considerare le acqt1e sotterranee e l'aspetto della influenza marina sulla 74 Bibiiotecaginobianco
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