Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

... Mario Pendinelli della CGIL, l'incomp,atibilità tra cariche 1sindacali e mandato parlamentare e cariche di pairtito. La parola tocca ora alla UIL: la più piccola delle centrali sindacali del nostro paese ed anche la più riluttante, aln1eno così è sembrato fino ad oggi, a recepire il p,rin,cipio delle incom.patibilità ed il disco~so sull'unità sindacale. Soprattutto il senato,re Italo Viglianesi si è :distinto,, anche negli ultimi mesi, per l'ostinata resistenza che ha opposto a quanti gli chiedevano• di scegliere tra il suo seggio a Palazzo Madama e la carica dii segretario, generale del sindacato. Ma anche Viglianesi ha dovuto, alla fine, acc2ttare la logica del processo unitario in corso, ed ha annunciato, prop,rio nei giorni scorsi, che egli non ripresenterà ad ottobre, al Con,gresso della UIL, la pro1pria candidatura alla segreteria. D'altro canto, uno dei più qualificati esponenti della UIL, Raffaele Vanni, si è già dimesso, dalla Direzione del suo partito, il PRI. Ed altrettanto h·anno fatto due altri sindacalisti rep,ubblicani, Rossi e Tisselli. S,ulla linea ,dell'incompatibilità politica e parlamentare sono anche schierate, nella UIL, le più importanti federazio,ni di categoria: i metalmeccanici, con Giorgio Benvenuto e Giampiero Batoni; gli edili, con Luciano Ruffino; i braccianti, co,n Livio Ligo,ri. Oltre alla maggioranza della segreteria confederale e allo stesso ex « braccio destro » di Viglranesi, Ruggero Raven·na. Quindi le possibilità di dar vita ad un unico sindacato, co,me risultato della fusione dei tre oggi esistenti, sembrano più concrete ·di quanto non lo fossero prima ohe avesse inizio la stagione dei congressi sindacali. Ma il p,rocesso unitario, per quanto possa semb:rare inarrestabi]e, sarà ancora lungo e certamente faticoso. Recisi i legami con i partiti, i sindacalisti si tro,vano 01ggi nella condizione di potersi misurare liberamente sui p,roblemi co·ncreti del mo,ndo del lavoro e della società moderna. I contrasti, su questo terreno, ci so,no e sono ancora molti. Vedremo nei p1 rossimi mesi se saranno affrontati ed, eventualmente, ,come verranno risolti. Il segretario della CGIL, Agostino Novella, h~ proposto di riunire, subito dopo il Congresso della UIL, ad ottob,re, in una Tiunione congiunta, i comitati centrali delle tre organizzazioni sindacali per una prima discussione comune sui problemi che stanno di fronte al movimento dei lavoratori. La proposta è stata accettata dalla CISL e dalla UIL. E recenten1ente i metalmeccanici delle tre organizzazioni, che nel processo unitario hanno assunto da tempo un ruolo di « punta», si sono incontrati a Milano per definire una linea comune da opporre agli industriali, nelle im.minenti trattative per il rinno,vo dei contratti di lavoro., La riunione ha avuto successo e si è svolta in un clima privo di contrasti e ricco di sign1 ificato unitario. M·a la prima durissima prova che i sindacati dovranno affrontare è costituita prop,rio da·lla scadenza, fissata per ottobre, di 38 contratti nazionali di lavoro. Questi contratti interessano quasi cinque milioni di lavo1ratori, che comprendono, oltre ai metalmeccanici, anche gli edili e i chimici. Cioè categorie di lavoratori percentualmente molto « politicizzate» ed estremamente sen.sibili alle battaglie sin·dacali. 70 Bibiiotecaginobianco

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