Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

/ Editoriale il peggio nelle elezioni anticipate e hanno trovato, quindi, alleati in tutti i gruppi p·arlamentari e naturaln1ente anche fra i loro con1pagni di partito, demartiniani, e fra i socialisti unitari: nella battaglia co11tro lo scioglimento anticipato delle Camere non si resta mai soli! Senrzonché, evitato lo scioglimento delle Camere, non è stato ancora evitato il pegg·io, un lungo e travagliato periodo di instabilità politica, caratterizzato da alleanze incrociate (nuova maggioranza del PSI e sinistre della DC con.tra il PSU; fautori democristiani, socialdemocratici e liberali della restaurazione centrista contro il PSI) e da tensioni polemicl1e esasperate alla giuntura fra socialdemocratici e socialisti, i primi accusati dai secondi di mirare appunto alla restaitrazione centrista ed i secondi accusati dai primi di voler provocare un'apertura « strisçiarzte » ai comunisti. Se questo fosse il periodo che ci attende, il peggio sarebbe stato rinviato, ma non evitato; e comun,que la V Legislatitra non sarebbe in grado di far fronte ai problemi che la incalzano, ai problemi che nel paese si accavallano, si inaspriscono, si complicano. Occorre dunque proseguire pazientemente, sotto quel tanto di riparo che il monocolore pitò f or11ire, n.ello sforzo intrapreso dai nenniani, dall'interno del settore socialista e dai rep·ubblicani, dall'interno del settore della sinistra den1ocratica, per il riavvicinamento fra PSI e PSU: l'ilnica possibilità di rimediare ai « gravi guasti » prodotti dalla scissione nello scl1ieran1ento di centro sinistra ed in partic'olare nel settore della sinistra democratica non con1unista; l'unica possibilità di recuperare prima o poi le condizioni necessarie per itn rilancio del centro sinistra. Si può obiettare che dopo la scissione, anche se dovesse verificarsi l'aitspicato riavvicinamento fra PSI e PSU, il centro-sinistra sarebbe comunqite più arretrato, e non più avanzato, quale si riteneva che dovesse diventare e potesse diventare prima che l'irreparabile scissione ne compromettesse le prospettive di evolitzione, le svolte e le aperture patrocinate da socialisti e democristiani di sinistra. Di qui il tentativo - velleitario, come abbiamo detto e per le ragioni di cui abbiamo detto - di aprire una prospettiva di bicolore DC-PSI. La verità è che la scissione ha posto il problema in questi termini: il PSU ha un potere di interdizione nei confronti di qualunque formula di maggioranza che volesse prescindere dal suo consenso_: ed il PSI ha il potere di qtlalificare come spostata a destra qualunque formula di maggioranza che volesse prescindere dal suo apporto e dalla sua partecipazione. Ma in realtà non è in termini di schieramento, o quanto 1neno non è soltanto in termini di schieramento, che un cen.tro-sinistra 5 Bibiiotecàg i nobianco

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