Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Note della Redazione in cui la politica nionetaria può essere condo,tta senza che essa sia di danno per le prospettive di lungo periodo dell'occupazione. Più originale ed importante - poiché apre una discussione su un argomento finora trascurato - è l'analisi contenuta nel Rapporto delle relazioni fra domanda di lavoro, offerta di lavoro e andamento dei salari e dei prezzi. Il punto di vista degli autori è che la politica economica dovrebbe riuscire a rendere minori gli aumenti dei prezzi indotti dagli aumenti di do'fnanda aggregata. In tal modo si potrebbe evitare l'alternarsi di fasi di espansione e di contrazione della domanda aggregata. Tuttavia le argomentazioni contenute nel Rapporto a questo proposito non sono del tutto so,ddisfacenti. Vi è infatti un solo strumento capace di realizzare questo risultato ed è - come si è argomentato numerose volte su questa Rivista (vedi ad es. nel numero scorso, G. LA MALFA,La politica di piano in democrazia) -, la politica dei redditi. Infatti, il meccanisn10 attraverso il quale gli aumenti di do1nanda aggregata tendono a fare lievitare i prezzi è l'aumento delle retribuzioni in eccesso degli aumenti di produttività. Di conseguenza, se non si evita questo aumento, non è facile evitare l'aumento dei prezzi. Vi è un modo alternativo rispetto alla politica dei redditi? Se vi è, esso non è stato· esposto con sufficiente chiarezza nel Rapporto, dove per altro è contenuta una critica molto aspra della politica dei redditi sulla base di una descrizione di essa molto insoddisfacente e quindi in base ad argomenti validi a contrastare quella particolare versione. l\Jaturalmente queste sono solo alcune delle posizioni che si trovano esposte nel Rapporto che, essendo ricco di idee, avrebbe certamente una no-- tevole risonanza ed efficacia nel portare avanti la discussione sui proble1ni della politica economica italiana. Tra l'altro, esso contiene alcuni suggerimenti pratici molto utili: per esempio quello di concentrare ad una sola data - tra il marzo e l'aprile di ciascun anno - la presentazione al Parlamento della Relazione sulla Situazione Economica del Paese, della Relazione Previsionale e Programmatica, del Rapporto del Co,mita_to dei Ministri per il Mezzogiorno e del Rapporto del Ministro per le Partecipazio,ni Statali, in quanto ciò consentirebbe una valutazione complessiva di tutti gli aspetti dell'attività passata del Governo nel campo della politica economica e di quella che esso si propone di svolgere. È quindi auspicabile una sollecita pubblicazione del Rapporto da parte dell'ISCO e del Ministero del Bilancio e un'ampia discussione di esso da parte degli esperti. 62 Bibiiotecaginobianco

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