Note della Redazione dei prossimi anni. E quando sembrava che fossin10 alla vigilia di una vera e propria svolta di indirizzo, per quanto riguarda la disponibilità dei grandi gruppi privati ad impegnarsi nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno, è sopravvenuta la crisi degli uffici della prograrnn1azione: subito dopo la crisi di governo. Si sono domandati c0lnro e 'le l'hanno provocat,1, questa crisi, quali tempi di arresto ne sarebbero derivati in sede di contrattazione progran1mata e quinrli per quanto riguarda l'esecuzione degli ù11pegni che si era chiesto alla Fiat, alla Olivetti, alla Pirelli di assumere nel Mezzogiorno? Certaniente no. E questo è gravissimo, se è vero che ora tutto è fer,no, che si sta perden~:o tempo prezioso, che ancora u11a volta è il Mezzogiorno a pagare il prezzo della JJerduta stabilità politica e che, comunque, una volta risolta la crisi di governo, si dovrà risolvere pure, e in condizioni forse più difficili, "la crisi degli uffici della progran1mazione, il cui fu11zionamento, la cui attività, la cui efficienza sono condizioni ·neces~arie perché la ripresa degli investimenti sia tale, nei modi e nei tempi, da imprimere una spinta decisiva all'industrializzazione del Mezzogiorno. È stata un'agenzia socialista ( l'ADN-K ronos) a segnalare il ritardo degli investimenti preannunciati dalla Fiat, dall'Olivetti, dalla Pirelli nel Mezzogiorno ed a mettere in relazione questo ritardo con la crisi degli uffici della programmazione provocata dal contrasto fra Preti e Ruffolo per la direzione dell'ISPE. Prima delle ferie estive dovevano aver luogo, infatti, incontri fra i progran1matori ed i tre gruppi industriali per definire aspetti no,n second:ari dei programmi d'investiniento (localizzazion.i, di111ensioni produttive, pia110 di opere infrastrutturali da realizzare 11,elle farnie prescelte per i nuovi impianti); i11co11tri dovevano aver luogo pure con altri gruJJpi industriali disposti a seguire la strada già i111boco.ata dàlla Fiat, dalla Olivetti, dalla Pirelli: né gli uni, né gli altri incontri hanno JJotuto essere organizzati. · In particolare - riferisce la citata age11zia - « si prevedono ritardi nei program,ni predisposti della Olivetti, in conside11azione del fatto che in seguito alla paralisi degli uffici della programmazione non è stato possibile attuare il coordinamento dei lavori per le opere infrastrutturali da realizzarsi presso Pozzuoli dove la Olivetti ha deciso di allestire uno stabilimento per la produzione di terminal elettronici». Non sappian10 fino a che punto sia· ù:nprecisa la formulazione della note pubblicata dalla agenzia socialista: quel « presso Pozzuoli» si riferisce probabiln1ente a Marcianise dove dovrebbe sorgere il nuovo stabilin1ento campano della Olivetti o può riferirsi anche ai collegamenti fra Po·zzuoli e Marcianise per le interrelazioni fra il primo ed il secondo stabilimento. Comunque sia, la gravità dei ritardi è di per sé eloquente, perché tali ritardi vengono· a dipendere non dal contraente privato, ma dal contraente pubblico; e come tali possono provocare la sfiducia dei privati nella contrattazione programn1at a, dopo che da sinistra si era considerata questa formula come velleiteria, per una pregiudiziale sfiducia nel contraente privato. Inoltre, nel caso della Olivetti, il contraente pubblico si era anche impegnato a « favorire le ricerche nel settore elettronico del 59 Bi·bliotecaginobianco
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