Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

NOTE DELLA REDAZIONE , Una lettera di Malagodi Nel numero di giugno abbiamo pubblicato una nota della redazione nellu quale si lamentava che « è difficile oggi ùicontrare qiLei meridionalisti del Nord che si incontravano una volta e che, da Zanotti Bianco ad Adriano Olivetti, da Franchetti e Sonnino a Morandi e llanorzi, hanno conferito forza e dignità alle battaglie meridionalistiche di ieri ». Scriveva1no che « è diffi~ cile incontrare un meridionalista del Nord anche fra le correnti di sinistra della DC e fra le correnti di sinistra del PSI, così com'è difficile incontrarlo nel PRI »; e qui, per inciso, tra parentesi, aggiungevamo che, « quanto al PLI di Malagodi e di Alpino, esso è il più antimeridionalista dei partiti italiani ed anche recentemente se ne sono avute le prove ». Ora ci raggiunge una lettera dell'on. Malagodi, che reagisce alla nostra affermazione, riferita ad « un Partito che ha al suo attivo le tradizioni e gli atti del PLI anche in questo ca1npo ». L'on. Malagodi rileva che avremmo dovuto «.almeno» accompagnare il nostro severo giudizio - sull'antimeridionalismo del PLI - con « un tentativo di dimostrazione »; e che « il tentativo dovrebbe essere aperto ad una discussione ». D'accordo. Come ci scrive lo stesso Malagodi, « il tema è troppo importante per abbassarlo ad un fatto di partito o ad un fatto razzistico»: effettivamente, se così facessimo, negheremmo « lo stesso eloquente titolo della rivista ». E quando Malagodi afferma di essere padano della bassa pianura per parte di padre e dell'alta per parte di madre, 1na che « si sente e si sa sollecito del problema fondamentale del Mezzogiorno» come e più di certi meridionalisti che ben conoscianio, lui e noi, possiamo prendere atto della sua buona disposizione, e soprattutto possiamo condividere il suo giudizio negativo su « certi meridionalisti», se questo giudizio si riferisce al 1neridionalismo querimonioso di genere scarfo·gliesco e di specie elettoralistica da noi tante volte condannato. Ma non possia1no fino a prova con,traria iscrivere Malagodi fra i meridionalisti del Nord perché la buona disposizione non basta; e quanto al PLI, confermiamo il giudizio sul suo antimeridionalismo. Non l'abbiamo accompagnato, questo giudizio, con un « tentativo di dimostrazione » perché, nella nota della redazione cui si riferisce la lettera di Malagodi, esso era soltanto un richiamo - per inciso, tra parentesi, appunto - a rilievi e considerazioni il cui fondamento avevamo tentato di dimostrare in precedenti numeri di « Nord e Sud». D'altra parte, non apbiamo difficoltà a tornare ora su quei rilievi e su quelle cortsiderazioni per dar corso alla discussione sollecitata dall'on. Malagodi. C'è una benemerenza che in sede meridionalistica i liberali possono van55 Bibliotecaginobianco

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