... Calogero Muscarà Per altiro verso, è la regio1 ne che non rico,nosce in Venezia il suo capoluogo. Il co·ntrasto più rilevante emerso nel Comitato eco•nomico regio,nale in se·de di redazione· ,dello schema ,di sviluppo d,el Veneto, quello che rischiò di far saltare o.gni a•ccordo tra le fo1 rz,e politiche dello• stesso• colore che vi erano• rappvesent,ate, fu appunto il contrasto tra Venezia e Ve·rona, le due città della regione che· d.e·bbono la loro, vitalità alla centralità rispetto a certi flussi di traffico·: quelli tra. terra e mare la prima, quelli tra la direzione me·ridia,na e la direzione p,arallela la seconda. La formula .dell'·accordo fu quella del cosiddetto police·ntrismo, eh.e co·nse·nte di accogliere, senza vagliarne },a compatibilità reciproca e senza avviare un qu,alsiasi discors.01di sp,eci'alizzazio,ne territoriale, le istanze di tutte le città del Veneto. Di fatto rico:nobbe che V,enezia e Vero·na sono i due p.oli urb:ani principali de'1 Ve·neto, m.a che la regioJn•e, n,el senso· in cui vti.e·nei·ntesa dai geogriafi di o.ggi, ancora non ,esiste. Lo spazio regionalizzato presuppone infatti !'.esistenza di un'are·a la cui spe·cializzazio1ne (che ne rapp-resen ta il carattere .di differenziazione nei confronti delle altre are·e) si regge su un. apparato economico diversificato s.etto,rialmente, m·a insieme integrat 1 0 a formare un sistema relativa1mente completo ed auto•no,n10. E presu-ppone che a questa economia diversificata, integrata e co·mpleta, corrispo·nd·a una trama di servizi o,rganizzat,a territo.rialmente su un.a gerarchia di centri urbani, alla testa della qu·ale em.enge un centro dotato di servizi metropolitani e cio,è, per dirla co1 n Comp,agna, una m.etro,poli dotata di « centri ,direzionali, influenzati non solo su scala regionale ma sop-rattu tto ,su soala n,azionale »; cap·ace di « fornire alla regio.ne tutti quei servizi che, per la loro natura di servizi (rari), no,n possono• essere disponibili che· in un solo centro, la metropoli »; e inoltre « facilment1e accessibile » in modo d·a « configurarsi com•e nodo di relazioni int•e.rregion·ali, come matrice e in.terme·diaria di tali relazio,ni » (il che presuppo·ne 'appunto !'·esistenza di un porto, di un aeroporto internazio,nale, di un,a stazio·ne ferroviaria e di un importante no,do str.ad·ale); un centro •capac,e ,di « richiamare a sé attività di stu,dio e di ricerca scientifica se,mpre più nuove·, semprie più qu·alific,anti, sempre più differenziate e, in pari tempo, interdipendenti; infin.e capaci di « inte,rpretare a livello• nazionale o anch 1e oltre, gli inte·ressi di tutta la regione·, e qu1 indi raffo,rza.re·, moltiplicare, q·ualific·are i p·ropri centri p,er la raccolta e la diffusio·ne delle, informazio·ni » 1 • Né il Veneto, né le· altre du,e V·en1ezie, né l'Emilia-Ro·m·agna, né 1 Campania in trasformazione, a cura di F. Compagna, Il Saggiatore, Milano 1969, p. 18. 48 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==