11 proble1na di Venezia mento domestico? Venezia non è so1o u·na racco Ita di m.usei, di chiese, di collezio,ni, di palazzi. È una trama urbanistica di cui ogni elemento è inestrica 1 bilmente legato agli ·altri. Di ,dove far p·artire la strategia del restauro, se la fisio1 nomia -da recupera,re può essere solo frutto 1di una scelta filologica e culturale, se non e concepibile restauro che 110n si innesti sulle destinazioni ,d'uso, se le de·stinazioni ·d'11s0 infine so,no incerte ed equivoche com'è incerto ed equivoco il ruolo che la città po tra svol,gere nel futuro? Alcuni settori tuttavia sopportano soluzioni relativamente autonome. Pare ormai accertato che la scienza e la tecnica siano in g.ra,do di salvare· la laguna e con essa di garantire la sop·ravvivenza fisica della città, minacciata soprattutto dallo sprofondamento. E tutto questo senza compromettere la funzione portuale che la laguna svolge nei confronti della zona industriale di M·arghera e dello scalo co·mmerciale di Marghera e di Venezia. Del pari, anche un eventuale controllo della quantità e della velocità d-ell'acqua che· entra ed esce due volte al giorno dal cratere lagunare sembra co·m·patibile co,n la necessità di evitare il ristagno e le conseguenze che esso avrebbe sulla città e sulle condizioni fisiche del suo ambiente. Più difficile, appare, ancora, il salvataggio delle opere d'arte e delle pietre dall'azione combinata dell'umidità, della salsedine e dell'inquinamento. Eliminata quest'ultima causa (sia provocata o meno da Marghera o dall'uso in citta di congegni per il riscaldamento a nafta), contro le altre due si può ancora molto poco: gli esperime·nti sono appena co,minciati. Ma il recupero ed una più adeguata conservazione dell'i1nmenso patrim.onio artistico, dai quadri ai libri, che la città raccoglie nei suoi palazzi, nelle sue chiese, nei suoi musei, dipende solo dall'impegno pubblico: la quantità e la continuità dei finanziamenti, la disponibilità di personale qualificato. Un laboratorio· per il restauro 1 è stato finalmente aperto dal prof. Valcanover nella chiesa di S. Gregorio, ne-i pressi della Salute. E anche il restauro dell'architettura, sia sotto il profilo statico, sia per quel che riguarda il recupero della primitiva fisionomia, è tecnicamente possibile, indipendentemente dalle destinazioni d'uso che si vorranno attribuire ·alle case ed ai palazzi. Non è tuttavia pensabile, che si voglia metter mano al restauro statico ed esterno ,delle case di Venezia per rimandare ad un secondo tempo il restauro e la sistemazione degli inte·rni, in attesa eh~ l,a città a.bbia trovato la sua vocazione nuova, inserendosi attivamente nella civiltà contemporan-ea. M.a questo, del destino della città nel mondo attuale, è il più criticato e più difficile e forise il 41 . Bibliotecaginobianco
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